Campioni del mondo: Gattuso novello Bronzo di Riace

L’autografo sulla pubblicità underwear D&G, che lo immortala in mutande e tartaruga in primo piano, sta diventando un ambito oggetto del desiderio tra le ragazzine.
Tutte pazze per Gattuso. Dall”alto’ del suo metro e 77, il ‘Ringhio’ calabro di Corigliano Schiavonea classe ’78 sta facendo ‘strike’ tra le preferenze del gentil sesso. Tanto da conquistarsi il titolo di novello ‘Bronzo di Riace’. Immortalato nell’ultima campagna underwear di Dolce & Gabbana insieme ad altri marcantoni del calibro di Gianluca Zambrotta, Fabio Cannavaro, Andrea Pirlo e Manuele Blasi, il verace centrocampista milanista è arrivato ad insidiare perfino gli occhi verdi del capitano della Nazionale.
Proprio la campagna Intimo D&G 2006 fotografata da Mariano Vivanco è il segno del ‘fenomeno Gattuso’. Ristampata sui maggiori magazine alla vigilia della finale di Germania, la pagina pubblicitaria è diventata il supporto più gettonato per gli autografi dei Campioni del Mondo. E, nella folle festa azzurra, Rino in mutande, mani sui fianchi, tartaruga in primo piano e firma inclusa, è assurto ad ambito oggetto del desiderio.
Piace alle femmine. Ma soprattutto alle ragazzine. All’indomani della finalissima di Berlino, la maglietta azzurra con stampigliato nome e numero del calciatore calabrese era stata eletta a divisa dalle ragazze di un bar romano a due passi da Campo dei Fiori. Bella, bionda, poco più che vent’anni, tatuaggi che occhieggiano dai jeans a vita bassa, Valentina non ha dubbi: ”Gattuso è un mito, me’ piace da impazzì”. Punto. Sarà il suo stile diretto, privo di eufemismi. Lo stesso che l’anno scorso, dopo il rifiuto di effettuare un controllo antidoping facoltativo, gli fece esclamare ai microfoni: ”Il mio doping è il peperoncino e farmi un culo così (testuale)”. Lo stesso che, in pieno scandalo calciopoli e ad un passo dalla conquista della Coppa del Mondo, gli fece lanciare un secco altolà ad eventuali colpi di spugna. Un ”è giusto che chi ha sbagliato paghi”, lontano anni luce dall’incauto ”facevano tutti così”, pronunciato da Cannavaro. Lo stesso che all’indomani del trionfo sotto il cielo di Berlino, gli fece rivendicare con orgoglio l’avercela fatta nonostante tutto: ”Senza scandalo non avremmo vinto”. Sarà. Valentina ascolta, annuisce e continua a non avere dubbi: ”Gattuso è una forza”.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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3 thoughts on “Campioni del mondo: Gattuso novello Bronzo di Riace

  1. Innanzitutto fa delle interviste piene di senso, per quanto semplici.

    Abituati a sentire calciatori che rilasciano interviste sempre con la stessa inflessione e sempre con le stesse parole, Gattuso si distingue fra tutti.

    Il fatto che guadagni miliardi non lo rende così lontano. Conserva quell’accento smaccatamente calabro come un parente meridionale che quasi tutti abbiamo.

    Fa battute su sè stesso, fa battute sugli altri. Fa battute, ma non forzatamente ruffiane per guadagnarsi qualche plauso in più.Le fa come gli vengono.

    Non è bello. Ci sta simpatico perchè alla fin fine incarna l’uomo comune che si fa un mazzo così.

    E’ di cuore, mi sembra sincero. E ha un che di familiare.

    E’ uno che in quella famigerata finale più di una volta ha rubato la palla al fuoriclasse Zidane. L’eleganza fa spazio alla concretezza. E’ uno che ha sempre tirato su gli avversari a cui faceva male.

    Ed è uno che non abbiamo mai visto fermo ma sempre come una mina vacante sul campo.

    Io credo che tutte queste cose facciano “Sex appeal”! Non sto scherzando.

  2. Grazia e Labbrablu sono contento per Gattuso che trova simpatie senza riserva da parte di tutti. Un calciatore non eccelso con i piedi ma con tanta volontà e spirito di sacrificio che l’hanno portato così in alto, macinando chilometri sul campo, grondando sudore.

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