Camicie verdi, the movie of devolution

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“Ho voluto filmare la faccia di chi ci sta vendendo la devolution”, dice Claudio Lazzaro, il regista di Camicie Verdi.
La faccia impresentabile della Lega che contribuisce ad alimentare quell’industria della paura che sostiene ogni politica di destra. L’aspetto più paradossale di Camicie Verdi consite nel fatto che, mentre le tv hanno rifiutato d’intervenire nel progetto, Claudio Lazzaro ha ottenuto da Borghezio la disponibilità più completa a essere seguito e filmato.
Nel film documento, il colpo giornalisticamente più significativo di Lazzaro, ottenuto con l’incredibile intervista all’ex senatore Corinto Marchini, fondatore dieci anni fa delle Camicie Verdi.
L’ex capo delle Camicie Verdi racconta:
«Lo dico ufficialmente per la prima volta. Bossi mi chiamò all’una e mezza di notte e credo che il magistrato Papalia abbia la registrazione. Mi disse di sparare ai carabinieri, che le Camicie verdi dovevano essere pronte a sparare. Io gli dissi che era pazzo, che cosa stava dicendo. Non era sua intenzione sparare ai carabinieri, però sperava che rispondessi di sì, così finivo in galera e lui si giocava la mia figura nelle piazze».
«In vista della dichiarazione d’indipendenza, Bossi mi chiese manifestazioni eclatanti, gesti estremi. Voleva che si bruciassero il tricolore, le effigi dei carabinieri». Poi il capitolo Borghezio. «Una sera – racconta – alcuni della Lega mi dissero che avevano ricevuto un ordine, a nome mio, di uccidere Borghezio. Serviva per farne un martire da usare nelle piazze. Una settimana prima del giorno fatidico fu revocato».

Che dire  di Umberto Bossi, l’artefice protagonista di questo film verità che alza il tiro e dopo i carabinieri, il tricolore da bruciare, è di questi giorni la sua intenzione di ricorrere a metodi non democratici, conseguenti a a una possibile sconfitta delle camicie verdi al referendum. Ma ci rendiamo conto con chi abbiamo a che fare? Per questo, per difendere la Costituzione e l’Italia, da Bossi, Berlusconi e Fini che vogliono farla a pezzettini, votiamo NO al Referendum.

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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26 thoughts on “Camicie verdi, the movie of devolution

  1. Un abbraccio e grazie … devo aggiornare al più presto il mio blog…

    cari saluti

  2. a proposito di camicie verdi, hai acoltato l’INNO VERDIANO di caparezza? una vera e propria chicca… da non perdere.

    buonissimo week end patti/nando! : )

  3. Ebbene sì, tra una settimana il gran giorno! Arriverò fresca come una rosa? Beh, questo non lo so, ma sicuramente arriverò felice! Baciotto-otto-otto!

  4. eh caro amico qui a Bg è pieno di ignorantoni che indossano quelle camice….non ho parole x descrivere la loro cultura razzista e incivile….allucinati

  5. l’assurdità di questa riforma è che la gente di sinistra in genere si sta mobilitando per tenere ben salda l’unità d’italia, mentre i fascisti, destrorsi, leghisti, guerrafondai dei miei co***oni, che sventolano sempre più il tricolore, non solo per i mondiali di calcio, vorrebbero distruggere la nostra carta costituzionale! mah…

  6. La riforma è una cagata e non la voteremo….detto questo mi incazzo quando vedo sti celebrolesi che si indignano se qualcuno sfotte la bandiera americana e loro bruciano e infamano quella italiana….

    Propongo di creare uno stato padano negli stati uniti e di buttarli la, tipo Isdraele…..per intenderci!!

    un saluto

    Eternauta

  7. sabri68 grazie a te, baciotto e buon w/e
    Grazia bel motto, baciotto :-).
    TheHours non l’ho ascoltato, cercherò di rimediare, baciotto e felice w/e.
    Penelopez Felice e bella come una rosa :-), baciotto.
    capuncione Immagino il tuo disagio a vivere in mezzo a tanta ignoranza, per non dire altro, ciao e buon w/e.
    ilfastidio un buon motivo per tenere gli occhi aperti e impedire con il voto referendario qualsiasi iniziativa che tenta di stravolgere con colpi di mano (la maggioranza dell’ex Governo ha dato il là a questa vergognosa devolution) la Costituzione e la nostra Repubblica Italiana.
    Eternauta grazie per il commento, ciao.

  8. Caro Patti,io darei il titolo al film

    ” CAMICIE DI FORZA VERDI “…..anche se sono contrario ai manicomi!!!!

    Voterò comunque e certamente NO !!!!!

    saccheggiatorcortese.splinder.com

  9. Ovviamente andrò a votare NO.

    Questa riforma costituzionale è assurda, oltretutto altro non è che merce di scambio data dalla cdl per avere l’appoggio della lega. Mi rifiuto di credere che qualcuno, negli ambienti della destra, la voglia veramente. La trovo antitetica con certi principi sulla quale si dovrebbe, almeno in teoria, fondare una coalizione di destra.

    See ya!

  10. Spero che il verde non lo diano per via libera,altrimenti con questi esseri ce da preoccuparsi,ciao carissimo amico e una tranquilla serata.

    🙂

    L’ESPLORATORE

  11. Un no per mandarli definitivamente a quel paese!!!

    La presenza dei ministri leghisti nelle nostre istituzioni è stato uno dei capitoli più penosi della storia di un paese civile quele era l’italia fino al 2001…!!!

    E’ come se le poche migliaia di sostenitori del partito sardo d’azione mettessero in scacco un intero stato con la pretesa di leggi fatte ad hoc per rivilegiare l’isola..

    Dcenario fantascientifico, perchè, fortunatamente, a noi sardi certe stronzate non passano nemmeno per l’anticamera del cervello, ma…

    il paragone regge: le camicine verdi sono rappresentative di un territorio pari a un francobollo, rispetto all’intera estensione dell’italia.

    E, grazie all’appoggio di un vergognoso Berlusconi alla disperata ricerca di consensi di scambio per l’adozione delle sue leggi ad personam, ecco come ci siamo ridotti!!!

    A dover sperare che una “riforma” delirante venga bocciata il 25 giugno!!!!

  12. mai sopportati i verdi.. odio anche il colore verde, figurati un po’..

    Buona domenica Patt

  13. il vedre mi deprime quando è troppo specialmente…ciao Patt carissimo abbracci^^

  14. mah guarda, come dico sempre se vuole tornare sotto la svizzera ce lo porto io di corsa

  15. …e naturalmente dicono quello che vogliono su questa riforma dalle tinte autoritarie filofasciste.

    Il paradosso sta proprio in quello che ha scritto qui qualcuno: riforma spaccaItalia da parte di chi accusa (come al solito!) i comunisti di bruciare la bandiera americana, israeliana…e poi brucia il tricolore…invoca la secessione al grido di “Roma ladrona!”… minaccia morte alle forze dell’ordine…ed ora azioni eversive nei confronti dello Stato…

    il dna della Lega sta tutto qui… povero Berlusconi davvero se dall’alto dei suoi ultra miliardi per farsi un governo che reggesse fino all’ultimo secondo, è stato costretto a sottomettersi a questa gente…

    Come qualcuno dirà, e lo anticipo io a scanso di inutili polemiche: povero prodi che s’è messo al seguito gli sfascia vetrine…

    ma il mio NO è perentorio! Sono troppo giovane per capire a fondo la storia della nostra carta fondamentale, ma le conoscenze adeguate per essere legato alla Costituzione che garantisce anche all’ultimo dei cittadini l’esercizio di fondamentali diritti e libertà.

  16. prima l’Arezia mi dice che fa le ferie a tempo a me, poi prenotiamo e poi tu fai propaganda per il no. Se no quella si arrabbia e io sto a piedi!

  17. Se al verde si affianca il rosso,per loro sono guai,ciao grande amico notte serena.

    🙂

    L’ESPLORATORE

  18. Ciao Patt..sono un po’ stanca e demotivata..mi trascino stancamente per i blog….è grave?

    ^^

  19. Ricevo e pubblico queste righe di Penelopez perché ha avuto difficoltà a lasciarle direttamente nei commenti.

    Il 24 mi sposo, il 25 o il 26 prima di partire x il viaggio vado a votare! Anche a costo di andarci gli ultimi 5 minuti liberi a disposizione!!

  20. Questa non la sapevo.

    Una in più nel novero delle ‘porcate’ da addebitare sul conto della Lega… e speriamo che presto siano davvero ‘al verde’!

    TRANQUILLO! io voterò NO… non mi sono ancora bevuta il cervello!

    Per tua informazione questa splendida notizia apparsa su La Repubblica: Premio Strega alla Costituzione

    il libro che ha fatto l’Italia

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