Il cambiamento climatico sta rovinando l’area del Vietnam che produce grandi quantità di riso

Il Delta del Mekong in Vietnam è un territorio coperto da infinite tonalità di verde, un mondo d’acqua che si muove ai ritmi del potente fiume Mekong. Barche, case e mercati galleggiano su innumerevoli affluenti, canali e ruscelli che attraversano il paesaggio come arterie del corpo umano.
Il Delta del Mekong è chiamato Casa da circa 20 milioni di persone; 60 milioni di persone si affidano al suo sistema fluviale. L’indispensabile ambiente naturale è essenziale per la vita. Il Mekong, come suggerisce una popolare canzone locale, è un partner per tutta la vita, fornisce alla gente la saggezza e la guida. Il sistema fluviale che per tanto tempo ha sostenuto la vita, purtroppo ora la sta reclamando. Il territorio sta morendo.
Il ricercatore Le Anh Tuan dell’Istituto di Ricerca sul cambiamento climatico dell’Università Can Tho in Vietnam, ha detto:
«Il Delta del Mekong scomparirà completamente entro due secoli. Il cambiamento climatico in quest’area particolarmente vulnerabile sta aumentando i livelli del mare e scatenando irregolari eventi meteorologici. Il Delta del Mekong  in Vietnam dal punto di vista agricolo è un territorio  miracoloso, rappresenta solo il 10% della massa terrestre del paese ma produce più di un terzo delle sue colture alimentari e il 60% dei suoi gamberi e pesci. Il cambiamento climatico del Delta del Mekong, pertanto, causerà impatti catastrofici per il popolo del Vietnam».

Perdere terreno
Tam Sau, 61 anni, guarda i suoi nipoti giocare, spiega:
«Il terreno in cui siamo seduti, qui nel quartiere di Minh Thuong, a quattro ore di macchina da Can Tho, sta affondando. “Guarda quel canale“, dice, indicando l’altra parte della strada, è sempre più in basso, la riva sta per crollare, molte case sono state spostate.
La riva lungo il Delta del Mekong si sta erodendo, a due ore di distanza, nel distretto di Dam Doi, più di 30 case sono state inghiottite dal fiume. In aprile, un altro disastro nel distretto di Nam Can ha ucciso una famiglia di quattro persone mentre dormivano. Ovunque, le case sono inghiottite dai fiumi. Molti di noi hanno abbandonato l’abitudine di vivere in mare e nei fiumi perché l’erosione può uccidere in qualsiasi momento».
Gli esperti dicono che l’erosione è il risultato dell’estrazione delle acque sotterranee, sta avvenendo a un tasso sempre più rapido per sostenere l’urbanizzazione: allo stesso tempo il livello del mare sempre più in crescita sta inghiottendo le basse zone costiere, ogni anno spariscono centinaia di ettari di terreno.
Il signor Mai Van Huang lavora in un sito naturale di conservazione nella provincia di An Giang, non lontano da dove il fiume ha appena inghiottito un’altra fila di case, ha detto:
«Il sito nella zona è utilizzato per avere un’abbondanza di pesci, ma a monte da quando hanno iniziato a costruire dighe, i pescatori nei pressi del mio villaggio trovano difficoltà a pescare. I pesci stanno diventando sempre più scarsi: lo vediamo a tavola!».
Tam Sau in conclusione ha detto:
«L’acqua di mare è penetrata fino a 90 chilometri nell’entroterra, ha aumentato la salinità del terreno agricolo rovinando i germogli. Le colture di riso sono state le prime a morire, seguite da alberi da frutta e palme da cocco. Danneggiati anche gli stagni per l’allevamento di gamberetti. Ora è facile vedere nei pressi di questi stagni il cartello: “Terreno in vendita“».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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