Cambiamenti climatici – Mappa interattiva rivela come sarà il clima della tua città tra 50 anni

È stato evidenziato che mentre tempeste estreme, inondazioni, incendi, siccità, ondate di freddo e di calore ci colpiscono più duramente e più spesso che mai, entro la fine del secolo si prevede che più della metà del nostro pianeta si sposterà in nuove zone climatiche.
Matthew Fitzpatrick dell’Università del Maryland ecologo spaziale, ha creato la mappa interattiva The Future Urban Climates (vedi mappa interattiva) che ci permette di esplorare come sarà influenzato il clima della nostra città.
Matthew Fitzpatrick utilizzando i dati del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), ha abbinato 40.581 luoghi in tutto il mondo, comparando le  località che attualmente hanno il clima previsto per il 2080: per esempio, se vivi a New York City, in base alle risultanze della mappa interattiva, dovresti recarti nel Mississippi settentrionale per trovare il clima equivalente a quello che New York City dovrebbe avere nel 2080. Altri esempi più vicini alle nostre latitudini, se vivi a Napoli le temperature estive saranno di 6,5 °C più calde e più umide del 10,9%. Gli inverni saranno più caldi con temperature di 4 °C e più secchi del 6,1%. Le condizioni climatiche più simili a quelle di Napoli, oggi si possono riscontrare a Cordova, in Andalusia, in Spagna; se vivi a Roma, le temperature estive saranno di 5,9 °C più calde e più secche del 6,5%. Gli inverni saranno più caldi con incremento della temperatura di 3,8 °C. Le condizioni climatiche più simili a quelle di Roma, oggi si possono riscontrare a Berat in Albania  il clima è classificato come caldo e temperato.
Tuttavia, nello scenario a basse emissioni, il previsto futuro clima, si colloca molto più vicino a quello attuale della nostra città.
Matthew Fitzpatrick spiega:
«Tra 50 anni, le città dell’emisfero settentrionale, situate a nord, diventeranno molto più simili alle città del sud, per quanto riguarda il clima che ci aspetta, tutto si sta muovendo verso l’equatore».
Ripercorrendo le stime del 2015, nel 2010 quasi il 6% della superficie terrestre si era già spostata verso climi più caldi e secchi rispetto al 1950.
I cambiamenti climatici più estesi finora si sono verificati in Nord America, Europa e Oceania. La nuova mappa interattiva rivela come sarà il nostro mondo se queste tendenze continueranno fino al 2080, ma anche che cosa accadrà in uno scenario di emissioni più basse se riusciremo in qualche modo a cambiare l’attuale trend.
La città di Washington con un riscaldamento previsto di 6 °C è sulla buona strada per raggiungere l’attuale temperatura della Louisiana del Nord.
Matthew Fitzpatrick ha affermato:
«Più ci si avvicina all’equatore, sempre meno sono i climi adatti a luoghi come l’America centrale, la Florida meridionale e l’Africa settentrionale, sulla Terra non c’è nessun luogo rappresentativo di come saranno questi luoghi in futuro».
È stato evidenziato che circa il 40% della popolazione mondiale vive in queste regioni equatoriali. Ciò significa che più di 3,3 miliardi di persone si stanno dirigendo verso un clima più estremo di qualsiasi altro luogo in cui viviamo oggi. I ricercatori temono che alcune zone dei tropici possano diventare inabitabili, poiché il nostro corpo oltre una determinata soglia non può tollerare il calore e l’umidità.
Le persone stanno già morendo. È stato evidenziato che, con le temperature che l’anno scorso hanno superato gli estremi previsti, e senza segni che i governi e le industrie stiano mettendo freni significativi alle emissioni di combustibili fossili che causano il problema, è sempre più probabile che ci troveremo di fronte agli scenari più estremi delineati nella mappa.

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