Calciopoli – Sentenze soft per evitare ricorso al Tar?

"Il pericolo maggiore è il Tar, evitiamo comunque il Tar": anche queste frasi si sono rincorse nelle due giornate del processo. Meglio evitare che la terza sezione del Tar si pronunci per una "ripetizione" del procedimento di primo grado. E allora scenderà in campo anche la Camera di conciliazione e arbitrato (Cca) del Coni. La Cca ha due gradi di giudizio: la conciliazione e l’arbitrato. Entrambe sono necessarie per aver l’opportunità di ricorrere al Tar (per il Milan alla luce della sentenza di primo grado bastava solo la conciliazione). Proprio in sede di conciliazione potrebbe arrivare un ulteriore "alleggerimento" per i club. Come avvenne per il Genoa lo scorso campionato, si potrebbe arrivare al patteggiamento: meno punti di penalità (o meno anni per i dirigenti), niente Tar.
In realtà molto è stato fatto: un sospiro di sollievo sembra poterlo tirare la Lazio. La sua difesa ha colto nel segno, c’è la derubricazione dell’illecito, torna in serie A anche se con qualche punto di penalizzazione; Lotito ha una sospensione minore e, soprattutto, si è alleggerita anche la posizione di Franco Carraro, l’ex presidente federale. Anche il Milan può sorridere: resterà in Europa (anche se dalla porta di servizio) e vede ridursi il gravame per il prossimo campionato. Anche la Juventus vede ridursi la penalizzazione (potrebbe anche dimezzarsi), ma per lei resta la serie B. E la Fiorentina?
I viola hanno la posizione più difficile, sulla quale la Corte federale deve ancora raggiungere l’unanimità (il presidente Sandulli vorrebbe evitare di ricorrere al voto a maggioranza). Da quello che è emerso anche nel corso del dibattimento sembra difficile sostenere la non imputabilità per i fratelli Della Valle e per loro restano i contatti «non consentiti» con uno degli ex designatori. Una serie B senza penalizzazioni sarebbe la soluzione che si potrebbe palesare, ma una questione di "giustizia" morale dovrebbe finire col portare la Fiorentina in serie A con una penalizzazione maggiore di quella della Lazio. Si accontenterà Della Valle?
Non sono mancate comunque le pressioni politiche (a quanto è dato sapere assolutamente bipartisan) che hanno mostrato interesse sia per la sorte della Fiorentina sia della Lazio. Nessun pericolo che la Corte si sia lasciata impressionare, la decisione è stata ampiamente discussa. Era difficile negare che la sentenza di primo grado aprisse uno spiraglio abilmente colto dalla difesa della Lazio e dell’ex presidente Carraro. Meno facile la strada per la Fiorentina, ma ugualmente spianata per questione di "giustizia".
Fonte: Maurizio Galdi per Gasport.

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