Calciopoli: Juve a rischio C, tremano Milan, Fiorentina e Lazio

Il giorno della sentenza della Caf, quello che potrebbe decretare la serie C per la Juventus e la B per Lazio, Fiorentina e Milan, è finalmente arrivato. Alla faccia delle mille richieste di amnistia, d’indulto, di clemenza, questa sera alle 20 in punto dall’hotel Parco dei Principi, quando la Borsa sarà chiusa, il presidente della corte, Cesare Ruperto emetterà la sentenza tanto attesa. Al momento non è dato sapere se la leggerà davanti agli avvocati, oppure se la Federazione si limiterà a mandare un laconico comunicato. Lo deciderà il commissario straordinario della Figc Guido Rossi all’ultimo momento.
Dopo sette giorni e tredici ore di camera di consiglio, la più lunga che la storia della giustizia sportiva italiana ricordi, il grande giorno è dunque arrivato. E l’importanza del momento è testimoniata dalla tensione che si è registrata tra le parti negli ultimi tempi. Tensione tutta riassumibile nelle parole pronunciate ancora ieri sera da Silvio Berlusconi e che ha portato Guido Rossi, a difendere, preventivamente, i suoi uomini. "Su Borrelli non c’è mai stato alcun dubbio. Anche perché io Borrelli non l’ho chiamato a giudicare, cosa che per altro avrebbe potuto benissimo fare, e non l’ho chiamato nemmeno a sostenere l’accusa. L’ho chiamato, e lo ringrazio per avere accettato, a fare le indagini. A mettere insieme e studiare e approfondire i documenti che arrivavano dalle procure penali. Ed è quanto ha fatto. E anche molto bene. D’altronde spero che non ci sia al mondo qualcuno che voglia sostenere che Borrelli non sa fare le indagini". Quanto a Ruperto: "La sua carriera parla per lui. È stato presidente emerito della corte di Cassazione e la sua esperienza e il suo equilibrio sono una garanzia".
Ma cosa succederà adesso? Una volta emessa la sentenza di primo grado, le difese avranno cinque giorni per studiare e presentare il ricorso davanti alla commissione federale d’appello, il secondo grado del processo sportivo, i cui membri sono già stati nominati. La commissione si riunirà e nel giro di pochi giorni dovrebbe emettere la sentenza definitiva.
In linea teorica, dunque, è possibile che la giustizia sportiva italiana sia in grado di arrivare a una conclusione definitiva della vicenda prima dei primi sorteggi per i tornei internazionali, previsti per il 27 luglio. Ma se così non fosse, non sarebbe un dramma. Perché l’Uefa ha già fatto sapere di ritenere sufficiente anche solamente una sentenza di primo grado. Inoltre sempre l’Uefa ha dichiarato di non essere intenzionata a dare alcun peso a sentenze diverse da quelle sportive.
Questo, secondo i più, metterebbe al riparo Guido Rossi e la sua Federcalcio da brutte sorprese per il futuro. Anche perché tutti quanti gli addetti ai lavori presenti in aula hanno avuto l’impressione che quella che il presidente della Caf Ruperto sta scrivendo "sarà una sentenza storica", nel senso di piuttosto pesante. E non è da escludere che il secondo grado possa invece essere molto più indulgente, finendo magari con l’adottare una linea più morbida, se non sul piano dell’attribuzione delle responsabilità, quanto meno su quello delle pene.
Fonte: Repubblica

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