Calcio: la Serie A deve prendere lezioni dal sorprendente Carpi

L’allenatore del Carpi Fabrizio Castori, primo in classifica con 12 punti di vantaggio sul Bologna dopo il derby con i rossoblù vinto ieri sera per 3-0, ha parlato della realtà emiliana. Queste le sue parole riferite alla Serie A.
Le parole di Fabrizio Castori mi hanno ricordato le tante difficoltà incontrate dagli allenatori che hanno preceduto Zeman alla Roma due anni fa, simili a quelle riscontrate da Rudi Garcia in questo campionato. Ha detto:
«In Serie A non c’è intensità, si lavora poco. Anche Antonio Conte l’ha detto nella riunione che abbiamo fatto con lui. Il problema è che molti giocatori ad alto livello sono viziati. Gli allenatori spingono per farli lavorare ma spesso non sono supportati adeguatamente dalla società. Io ho chiesto alla dirigenza una tipologia di giocatori, il direttore sportivo mi ha assecondato e mi ha messo a disposizione giocatori con cui andare d’accordo. Un allenatore non deve mai rinunciare alle proprie idee, può modificarle secondo le esigenze e alle caratteristiche del gruppo, dovendo esaltare le qualità dei propri giocatori».  (ascolta l’audio integrale dell’intervista di Tele Radio Stereo ripresa da Gazzetta Giallorossa).
Il punto sulla Roma, per me deve cambiare registro. Basta con giocatori viziati che rifiutano allenamenti intensivi (l’effetto di allenamenti blandi è sotto gli occhi di tutti, la Roma da quattro mesi passeggia in campo). Basta con i direttori sportivi che scelgono giocatori che non hanno determinate caratteristiche richieste dall’allenatore. Basta con i dirigenti troppo morbidi, non in grado di supportare adeguatamente l’allenatore che vuol far lavorare i giocatori.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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