Sappiamo tutti del vecchio adagio dei limoni trasformati in limonata. Avete sentito quello del cartellone pubblicitario che trasforma l’aria inquinata del deserto in acqua potabile?
Lima in Perù, ora è la più estesa città al mondo costruita su un deserto (ha sopravanzato anche il Cairo), le temperature sono più miti, la pioggia è quasi nulla (la media annuale è di circa 2,54 centimetri, ciò costringe la popolazione a recuperare l’acqua dai pozzi sporchi), il tasso di umidità è impressionante.
L‘Università di Ingegneria e Tecnologia (UTEC) a Lima, ha avuto l’idea di sfruttare l’umidità per un bene sociale. Ha progettato un pannello (simile a un cartellone pubblicitario) che produce 96 litri di acqua il giorno (il pannello si trova al km 89,5 della Panamericana Sur).
Alejandro Aponte, responsabile del progetto, spiega:
«Nel pannello sono stati installati cinque dispositivi per assorbire l’umidità, depurarla e trasformarla in acqua potabile attraverso un multi filtraggio elettronico a carboni attivi e lampade UV antistatici. Ogni dispositivo alla presenza di un’umidità rilevata superiore al 70%, che è comune a Lima, produce 28 litri di acqua.
Il concetto di questo progetto dal vivo è quello di mostrare alla gente come l’ingegneria e la tecnologia può cambiare il mondo. Il nostro impegno per il paese è di sviluppare soluzioni pratiche in grado di migliorare l’ambiente in cui viviamo».