Tutti siamo a conoscenza dei batteri invisibili che si celano nell’ambiente, sulle nostre scrivanie, anche sui nostri smartphone.
Il Prof. Simon Park nell’ambito di uno studio nella trasmissione dei batteri, ha chiesto a un gruppo di studenti del suo corso di laurea di Batteriologia Pratica e Biomedica presso l’Università del Surrey nel Regno Unito, di fare un ulteriore passo in avanti, creare un po’ di bioarte con i microrganismi che si trovano sui telefoni cellulari. Gli studenti li hanno poggiati sulle Piastre di Petri, preparate con terreni di coltura, hanno atteso tre giorni per far crescere i batteri (clicca l’immagine per vedere altre foto).
Il Prof. Simon Park, nel suo blog “Esplorare l’invisibile“, nell’articolo “Lo smarphone come vettore“, ha scritto:
«I batteri al fine di promuovere la loro trasmissione possono utilizzare molti mezzi come insetti, acqua, cibo, tosse e starnuti, il contatto sessuale e la pioggia. Il cellulare sembra non far eccezione a questa regola.
Il telefono cellulare (come evidenziato dalle immagini), non solo ricorda i numeri di telefono, ma nasconde anche una nostra personale storia di contatti fisici con altre persone, il suolo, l’ambiente ecc.».
Nevica..uff..basta neve e freddo e nebbia e gelo…..
Ciao Patt..abbraccissimo
^^
Ciao, Cica, quando è troppo, è troppo. Ora vogliamo tanto sole :-). Baciotto grande per te*
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