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La libreria  The Monkey’s Paw (La Zampa di scimmia) di Toronto, è il più bizzarro luogo specializzato nella vendita di libri di seconda mano, rari e fuori stampa. The Monkey’s Paw, nel suo sito spiega:
“Nella nostra vetrina su Dundas St. West, ci sforziamo di spaventare i passanti con una diversità improbabile di manufatti stampati.
Per i bibliofili che non possono farci visita settimanale, abbiamo creato questo sito: un campionario del nostro magazzino, con particolare attenzione per l’insolito e la recente acquisizione”.
The Monkey’s Paw, ha voluto ravvivare l’esperienza della vendita di libri di seconda mano, l’ha fatto con la collaborazione di Craig Small, proprietario della libreria e Stephen Fowler, l’inventore di Biblio-Mat, il distributore automatico di libri, con due dollari offre un libro a caso, indipendentemente dalla dimensione o soggetto.

Biblio-Mat, costruito con l’uso di un paio di leve e carrucole, dopo l’introduzione di due dollari, avvisa con il suono di un campanello, appena il misterioso libro, scelto a caso, arriva nel cassettone. L’idea originale di Stephen Fowler, per fortuna non concretizzata, era di collocare uno dei suoi assistenti all’interno del distributore per far cadere un libro dopo l’inserimento della moneta.
Craig Small, animatore designer e regista, nel 2002 prima di fondare il proprio studio, The Juggernaut (molto apprezzato dalle emittenti televisive, studi di produzione e agenzie di pubblicità), ha collaborato con i migliori creativi internazionali tra cui David Carson, Paul Sych, Clyde Productions Henry e Chris Landreth.
Craig è stato candidato due volte agli Emmy Awards, in questo periodo sta sviluppando in co-produzione con il National Film Board of Canada, un film d’animazione (prevista l’uscita alla fine del 2013), basato su Kenk: a Graphic Portrait, romanzo a fumetti, un best-seller del 2010 (racconta la storia di Igor Kenk “il più prolifico ladro di biciclette del mondo”. Durante l’anno che portò al suo arresto a Toronto nell’agosto del 2008, Igor Kenk, canadese di origini slovene, figura eccentrica e immaginifica in una città attraversata dai conflitti della gentrificazione e delle crisi globali, era stato seguito con la videocamera dal team di Pop Sandbox).