Automobilisti durante la guida disposti a bloccare il cellulare con le app

Queensland University of Technology (QUT) università pubblica di ricerca situata nella città costiera urbana di Brisbane, nel Queensland, in Australia nel recente studio, ha evidenziato che il 70% dei conducenti sarebbe disposto a installare app per smartphone che bloccano sms e la navigazione, ma solo se possono ancora fare chiamate a mani libere e ascoltare musica Bluetooth.
Il Centro per la ricerca sugli incidenti e la sicurezza stradale del Queensland (CARRS-Q) per combattere la guida distratta ha intervistato 712 autisti per uno studio nazionale su app volontarie che limitano determinati usi telefonici.
Il dott. Oscar Oviedo-Trespalacios, responsabile dello studio, pubblicato su Transportation Research, ha detto che il 68% è disposto a utilizzare un’app che blocca la messaggistica di testo, la navigazione web e la posta elettronica, purché permetta ancora le chiamate a mani libere; solo il 37% era pronto ad abbracciare l’idea delle chiamate completamente bloccate. Mantenere la capacità di utilizzare le funzioni di riproduzione musicale era importante anche per l’accettazione delle app.
Il sondaggio quando si è trattato di come hanno già usato i loro cellulari in macchina, ha rilevato che la maggior parte dei conducenti dialoga a mani libere, mentre il 17% ha confessato di aver fatto “compiti manuali visivi” che coinvolgevano il contatto con il cellulare, ad esempio per i messaggi di testo, la navigazione ed email.
Il 15% ha riferito di aver guardato occasionalmente il proprio cellulare per più di due secondi; il 19% ha affermato di aver occasionalmente monitorato / letto le conversazioni senza rispondere.
Il dott. Oscar Oviedo-Trespalacios, ha detto:
«L’uso dei cellulari è radicato nella nostra società, è difficile impedire completamente alle persone di usare i loro cellulari mentre sono alla guida. L’utilizzo di app volontarie che limitano alcune funzioni del cellulare sta emergendo come una pratica nuova contromisura per limitare la guida distratta.
Studi esistenti hanno dimostrato che l’uso del cellulare al volante contribuisce in modo significativo al trauma stradale: negli Stati Uniti i rapporti della polizia sugli incidenti hanno stimato che la distrazione del cellulare contribuisce al 18% degli incidenti mortali».
Il Centro per la ricerca sugli incidenti e la sicurezza stradale del Queensland (CARRS-Q), ha detto che solo il 40% dei conducenti aveva sentito parlare di app volontarie per cellulari per impedire la guida distratta; il 10% ha affermato di aver già provato la tecnologia.
L’app più comune già in uso è la funzione Non disturbare alla guida su iPhone; alcune persone utilizzano anche Android Auto, Waze (condividere con altri automobilisti informazioni in tempo reale sul traffico e le condizioni stradali), Truemotion Family, RoadMode o un’interfaccia veicolo che limita le funzioni del cellulare.
Il dott. Oscar Oviedo-Trespalacios ha aggiunto:
«Il nostro studio nel complesso ha rilevato che la familiarità e l’uso effettivo di questi tipi di app era bassa, significa che è necessario molto più lavoro per aumentare la conoscenza pubblica e l’accettazione di queste tecnologie. La buona notizia è che i guidatori una volta che conosce queste app, hanno la volontà di usarle.
Affinché le app possano essere accettate, è importante che mantengano le chiamate in vivavoce e le funzioni musicali, limitando nel frattempo le azioni più pericolose come quella di leggere sms, navigare e scrollare.
Vorrei anche sostenere un sistema tipo Opt-out, piuttosto che “Opt-in”, per le app di sicurezza degli automobilisti preinstallate sui cellulari poiché ciò incoraggerebbe un maggiore uso».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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