Alzheimer, semplice esame della vista per scoprire con largo anticipo (venti anni) l'insorgenza della malattia

Eye test that spots Alzheimer’s 20 years before symptoms

A test that can detect Alzheimer’s up to 20 years before any symptoms show is being developed by British scientists.
Dementia experts said it had the power to revolutionise the treatment of Alzheimer’s by making it possible for drugs to be given in the earliest stages.
Rebecca Wood, of the Alzheimer’s Trust, said: ‘These findings have the potential to transform the way we diagnose Alzheimer’s,greatly enhancing efforts to develop new treatments.’
There is no cure and existing drugs do not work for everyone.
Current diagnosis is based on memory tests, and expensive brain scans are also sometimes used.
However decisive proof of the disease usually comes from examination of the patient’s brain after death.
The eye test would provide a quick, easy, cheap and highly-accurate diagnosis It exploits the fact that the light-sensitive cells in the retina at the back of the eye are a direct extension of the brain.
Using eye drops which highlight diseased cells, the UCL researchers showed for the first time in a living eye that the amount of damage to cells in the retina directly corresponds with brain cell death.
They have also pinpointed the pattern of retinal cell death characteristic of Alzheimer’s. So far their diagnosis has been right every time. Full text
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Italian version
Alzheimer, semplice esame della vista per scoprire con largo anticipo (venti anni)  l’insorgenza della malattia

Scienziati britannici stanno mettendo a punto il  test semplice e poco costoso per inserirlo come esame di routine nelle normali visite oculistiche.
Rebecca Wood, capo esecutivo dell’Alzheimer’s Research Trust, ha detto:
"Questi risultati hanno il potenziale per trasformare il nostro modo di diagnosticare il morbo d’Alzheimer, migliorando notevolmente gli sforzi per sviluppare nuovi trattamenti".
L’Alzheimer è destinata a raddoppiare nell’arco di una generazione.
Non esiste una cura, i farmaci esistenti non funzionano per tutti.
La diagnosi attuale è basata su test della memoria e costose scansioni del cervello, tuttavia la prova certa della malattia di solito è data da un esame del cervello del paziente dopo la morte.
Il test dell’occhio fornirebbe una diagnosi molto accurata, rapida, semplice, poco costosa, a basso costo e altamente diagnosi accurata.
L’esame diagnostico si basa sul fatto che le cellule della retina in fondo all’occhio, sensibili alla luce, sono una diretta estensione del cervello.
Utilizzando gocce per gli occhi che mettono in evidenza le cellule malate, i ricercatori hanno mostrato per la prima volta che l’ammontare dei danni alle cellule della retina in un occhio vivente  corrisponde direttamente con la morte delle cellule cerebrali.
Essi hanno inoltre evidenziato l’andamento della caratteristica di morte delle cellule retiniche del morbo d’Alzheimer. Finora la diagnosi è stata sempre corretta.
La ricerca dimostra che le cellule iniziano a morire dai dieci ai venti anni prima che i sintomi della malattia d’Alzheimer diventino evidenti, ciò potrebbe consentire alle persone della mezza età di conoscere il loro futuro (anche se alcuni preferiscono non conoscerlo); c’è anche il timore che le compagnie d’assicurazione potrebbero aumentare i premi per i giovani risultati positivi al test
Francesca Cordeiro, Consulente Professore Oculista presso lo St Mary Hospital NHS  e l’University College di Londra, ha dichiarato: "L’apparecchiatura utilizzata per questa ricerca è essenzialmente la stessa che si utilizza nelle cliniche e negli ospedali di tutto il mondo.
E’ anche poco costosa, non invasiva, ci rende abbastanza fiduciosi per il futuro utilizzo per i pazienti.
E’ del tutto possibile che in futuro una visita oculistica potrà evidenziare anche le condizioni del cervello. La tecnica potrebbe migliorare la diagnosi d’altre malattie come il glaucoma e la malattia di Parkinson".
Il Dott. Susanne Sorensen, della Società per l’Alzheimer, ha sottolineato che il test è in fase sperimentale, ha aggiunto:
"Questo tipo di ricerca è molto emozionante. Se siamo in grado di ritardare l’insorgenza della demenza di cinque anni, siamo in grado di dimezzare il numero di persone che moriranno a causa della malattia".
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Comments ( 3 )
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  • cicabu

    ehm..ma se non c’è cura a che serve? meglio nn sapere…
    Ciao Patt..buona settimana
    ^^

  • Grizabella1

    Speriamo che si sbrighino. Certo che prima dovranno vedere come lucrarci e così il tempo passa…Ciao Patti 🙂

  • Pattinando

    cicabu –Serve per trovare la cura. Baciotto*

    Grizabella1 – Non hai tutti i torti,  baciotto*