Allarme mondiale, l’84 per cento di tutti i pesci è contaminato da pericolosi livelli di mercurio

Un nuovo studio dell’Istituto di ricerca sulla biodiversità nel Maine, ha scoperto che l’84 per cento dei pesci hanno livelli pericolosi di mercurio. Mangiare alcuni tipi di pesce più di una volta il mese, rappresenta un rischio per la salute per gli esseri umani.
Ridurre l’inquinamento da mercurio è all’ordine del giorno della Conferenza delle Nazioni Unite a Ginevra, dove ci si aspetta dalle delegazioni la stesura definitiva su un trattato sostenuto dagli Stati Uniti.
Richard Gelfond, amministratore delegato della compagnia cinematografica IMAX, è una vittima del mercurio. Ecco la sua testimonianza:
«Mi sono sempre considerato un atleta, finché un giorno ho scoperto che qualcosa non andava bene. Mentre correvo, ho avuto la sensazione di cadere, avevo problemi d’equilibrio. Ho consultato alcuni medici, non sono stati in grado di darmi una risposta. Ero preoccupato, sono arrivato al punto di non poter attraversare la strada, dovevo tenere la mano di mia moglie.
Ho fatto molti test, al dunque un neurologo mi ha chiesto se avevo l’abitudine di mangiare molto pesce. Ho risposto che spesso lo consumavo due volte il giorno. La diagnosi è stata avvelenamento da mercurio.
Io ero convinto di fare qualcosa di buono per il mio corpo, ho scoperto di aver commesso un grave errore. Ora probabilmente sono al 75% di quello che ero prima, per esempio non possono correre».
Richard Gelfond ha istituito un fondo per la Stony Brook University, per migliorare le conoscenze scientifiche di accumulo di metilmercurio nelle diete umane e dei suoi effetti sulla salute umana.

Pesce al mercurio procura danni ai reni e al cervello
Mangiare pesce è il modo principale per ottenere l’avvelenamento da mercurio. Tonno e pesce spada contengono più mercurio, può danneggiare il cervello e reni. Dato che l’inquinamento da mercurio è un problema globale, nessun paese da solo può sbarazzarsi dal suo approvvigionamento alimentare contaminato.
Linda Greer, direttore del programma Salute e Ambiente di Washington, con il suo gruppo ambientalista sostiene il Trattato delle Nazioni Unite per ridurre le emissioni globali di mercurio, spiega:
“Il tonno al mercurio che mangiamo proviene dal Mar Cinese Meridionale.
La proposta del Trattato delle Nazioni Unite prevede:
– il filtraggio delle emissioni di mercurio dalla combustione di carbone;
– l’uso del taglio del mercurio nell’estrazione dell’oro;
– la riduzione del suo utilizzo nella produzione d’interruttori elettronici e batterie”.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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