Il magico museo di Seoul, dove tutto si materializza sotto ai tuoi occhi, da Mona Lisa a Marilyn Monroe, dall’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, al Giudizio Universale di Michelangelo
Immaginare di entrare a far parte della vita di un quadro come “L’ultima cena” di Leonardo da Vinci o “il Giudizio Universale” di Michelangelo, per parlare con tutti i personaggi, oppure di chattare con Andy Warhol per conoscere qualche dettaglio in più della sua Marilyn Monroe, oggi non è più fantasia.
La realtà di poter interagire con le opere d’arte, è la novità tecnologica realizzata dalla “Alive Gallery” di Seoul. In questo straordinario luogo, il riconoscimento vocale e le immagini tridimensionali permettono ai visitatori di conversare virtualmente con i capolavori artistici.
Kim Hyun-Jung, curatrice della mostra (due anni il tempo necessario per realizzarla), spiega:
“Alive Gallery è la prima mostra d’opere d’arte realizzata interamente con tecnologia multimediale coreana.
La caratteristica che rende unica la galleria è che tutte le opere d’arte esposte sono tridimensionali, animate da magiche visioni per mezzo di ologrammi che consentono alle opere d’arte di materializzarsi, sembrare vive”.
La galleria mostra 62 opere antiche e moderne, dalla statua greca della “Venere di Milo”, a “L’Angelus” di Jean Francois Millet. alla “Marilyn Monroe” di Andy Warhol’.
Alive Gallery è un luogo magico (guarda il video), per i visitatori, grandi e piccini, Michelangelo è davvero a portata di mano, per spiegare come ha creato “Il Giudizio Universale”, mentre Gesù ed i suoi discepoli, parlano tra loro nell'”Ultima Cena” (guarda il video).
La Mona Lisa, non è da meno, parla attraverso un “quadro” TV (guarda il video) programmato con il software del riconoscimento vocale, impostato per rispondere a più di 100 domande dei visitatori.
Monna Lisa, ascolta e risponde, ma, quando la domanda varca la sfera del privato, dice:
“E’ un segreto secolare che non posso rivelare”. Lo dice con il sorriso più enigmatico e famoso del mondo.
Liberamente tradotto en artron
La realtà di poter interagire con le opere d’arte, è la novità tecnologica realizzata dalla “Alive Gallery” di Seoul. In questo straordinario luogo, il riconoscimento vocale e le immagini tridimensionali permettono ai visitatori di conversare virtualmente con i capolavori artistici.
Kim Hyun-Jung, curatrice della mostra (due anni il tempo necessario per realizzarla), spiega:
“Alive Gallery è la prima mostra d’opere d’arte realizzata interamente con tecnologia multimediale coreana.
La caratteristica che rende unica la galleria è che tutte le opere d’arte esposte sono tridimensionali, animate da magiche visioni per mezzo di ologrammi che consentono alle opere d’arte di materializzarsi, sembrare vive”.
La galleria mostra 62 opere antiche e moderne, dalla statua greca della “Venere di Milo”, a “L’Angelus” di Jean Francois Millet. alla “Marilyn Monroe” di Andy Warhol’.
Alive Gallery è un luogo magico (guarda il video), per i visitatori, grandi e piccini, Michelangelo è davvero a portata di mano, per spiegare come ha creato “Il Giudizio Universale”, mentre Gesù ed i suoi discepoli, parlano tra loro nell'”Ultima Cena” (guarda il video).
La Mona Lisa, non è da meno, parla attraverso un “quadro” TV (guarda il video) programmato con il software del riconoscimento vocale, impostato per rispondere a più di 100 domande dei visitatori.
Monna Lisa, ascolta e risponde, ma, quando la domanda varca la sfera del privato, dice:
“E’ un segreto secolare che non posso rivelare”. Lo dice con il sorriso più enigmatico e famoso del mondo.
Liberamente tradotto en artron
A: <berlusconi_s@camera.it>
Ogg: Il Giudizio Universale di Michelangelo si trova in Vaticano, non in Italia
http://www.youtube.com/watch?v=FwMHcI5wQlw&NR=1
Gentilissimo Presidente del consiglio Silvio Berlusconi,
Che bello sentirla nella nuova pubblicità per il Ministero del turismo “Magic Italia“, che con tanto amore promuove il bel paese!!!
Peccato che il "Giudizio Universale di Michelangelo" si trovi nello Stato del "Vaticano", non in Italia.
Credo, non sia giusto spendere soldi pubblici per promuovere altre nazioni. Siano il Vaticano o la Repubblica di San Marino per più vicine che siano. Sarebbe come mettere la foto della Gioconda di L. da Vinci, dicendo che è Italia, invece è al Louvre.
Mi dispiace che la sua buona volontà non siano abbastanza efficaci per promuovere l’Italia.
Adolfo Pablo Lapi