AIDS – Sperimentato nuovo farmaco in grado di bloccare il contagio da HIV

Drug Combo Blocks HIV Infection in Mice. Truvada might someday prevent virus in people, researchers say

New research in mice suggests that a commonly used drug combination might protect people from being infected by the AIDS virus through the major routes of transmission.
The drug in question, Truvada, is a combination of the medications tenofovir and emtricitabine. It’s used to treat people with AIDS and to stop HIV infection from setting in after exposure to the virus. In hospitals, doctors and nurses sometimes take it after getting stuck with a needle that might be contaminated.
Garcia-Martinez and his colleagues previously found that the drug prevented vaginal transmission of HIV in mice. In the new study, they examined mice known as "BLT" because human bone marrow, liver and thymus cells had been transplanted into their bodies, giving them what the researchers consider to be a human immune system.
Some mice got doses of Truvada and others did not; all were exposed to HIV rectally or intravenously at a higher level than typical in human exposure. Of the 17 mice given Truvada, only one — which had been exposed intravenously — became infected.
By contrast, several mice that did not take Truvada became infected.
The drug works by preventing the virus from making more virus in the body, Garcia-Martinez said

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Italian version
AIDS – Sperimentato nuovo farmaco in grado di bloccare il contagio da HIV
Nuove ricerche sui topi suggeriscono che una combinazione di un farmaco d’uso comune potrebbe un giorno proteggere le persone dall’infezione del virus dell’AIDS attraverso le vie principali della trasmissione.
Precedenti ricerche hanno dimostrato che i farmaci possono prevenire la trasmissione vaginale. In questo studio, il farmaco ha impedito l’infezione da HIV attraverso il sesso anale e per via endovenosa.
Victor J. Garcia-Martinez, professore di medicina presso l’University of North Carolina a Chapel Hill, autore della ricerca ha detto:
"In prospettiva l’idea della ricerca per prevenire la trasmissione del contagio di qualsiasi tipo, è quella di far utilizzare ai pazienti in tutto il mondo, una sola pillola il giorno, disponibile in farmacia.
Il farmaco in questione, Truvada, una combinazione di due farmaci, l’emtricitabina e il tenofovir, è usata per trattare le persone con AIDS e per fermare l’infezione da HIV dopo il contagio: negli ospedali, medici e infermieri a volte lo utilizzano dopo una puntura accidentale con un ago che potrebbe essere contaminato".
Victor J.  e il suo collega Garcia-Martinez, hanno già scoperto che nei topi il farmaco ha impedito la trasmissione del virus HIV vaginale; nel nuovo studio, hanno esaminato i topi conosciuti come "BLT" (in questi topi i ricercatori per creare un sistema immunitario umano, trapiantano il midollo osseo umano, cellule del fegato e del timo).
La sperimentazione ha interessato alcuni topi trattati con dosi di Truvada e altri no, tutti sono stati esposti a contagio di HIV rettale o per via endovenosa ad un livello superiore a quello tipico dell’esposizione umana. Un solo topo tra i diciassette che hanno ricevuto il Truvada, è risultato contagiato per via endovenosa;  al contrario, tutti i topi  non trattati con il Truvada sono stati contagiati.
Il farmaco agisce impedendo al virus di moltiplicarsi nel corpo.
I due ricercatori hanno detto:
"E’ bene sapere che, anche se stiamo usando topi con le difese immunitarie umanizzate, queste non sono equiparate a quelle degli esseri umani. La sperimentazione sui topi aiuta i ricercatori a capire il comportamento del virus negli esseri umani.
Le problematiche da valutare, riguardano:
–  il costo del farmaco;
– l’utilizzo per tutte le persone a rischio come quelle che hanno molti partner;
– la preoccupazione che la gente potrebbe non prendere le dovute cautele nei rapporti a rischio, pensando al potere del farmaco di prevenire l’infezione;
– la dimenticanza di assumere il farmaco".
Anche così, l’idea di un trattamento preventivo del farmaco – un "preservativo chimico", come alcuni lo chiamano -, può non essere fuori discussione.
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