Addio a Maya Angelou, poetessa, scrittrice e attivista per i diritti umani

Maya Angelou nata nel 1929 a St Louis, in Arkansas, in questi ultimi anni era fragile e soffriva di problemi cardiaci. E’ morta nella sua casa in Carolina del Nord, all’età di ottantasei anni. Maya Angelou ha messo il suo dolore nella poesia: «L’ho partorito da un passato radicato nel dolore». Per mezzo secolo il suo messaggio è stato quello di superare la miseria e trovare la speranza: «Ho lasciato alle spalle notti di terrore e paura per alzarmi in un’alba miracolosamente chiara».
E’ cresciuta povera nella città di Stamps, Arkansas, dove all’età di otto anni, è stata violentata dall’amante della madre. Dopo aver testimoniato contro di lui, l’uomo è stato assassinato.
Maya Angelou sull’episodio di violenza e sul conseguente silenzio disse:
«Avevo otto anni e mezzo. I miei otto anni, e mezzo anno di riflessione, mi hanno fatto dedurre che è stata la mia voce a ucciderlo. Così per quasi sei anni ho smesso di parlare».
Maya Angelou durante questi sei anni di silenzio, ha scoperto la poesia e il suo amore per l’arte, quando ha trovato la sua voce, ha imparato cinque lingue e viaggiato in Africa, dove ha incontrato Malcolm X e assunto un ruolo nel movimento dei diritti civili. Ha anche lavorato con Martin Luther King Jr., fu devastata nel giorno del suo 40° compleanno dalla notizia del suo omicidio. Il suo lavoro più acclamato è venuto poco dopo con il libro: “I Know Why The Caged Bird Sings “ (Io so perché l’uccello in gabbia canta)
[…] “L’uccello in gabbia canta con
un temibile trillo di cose sconosciute
ma ancora sospirate e la sua
melodia si sente sulla collina distante
perché l’uccello in gabbia canta la libertà”.
E’ la storia della sua infanzia fino ai diciassette anni. Fece i lavori più disparati, dalla guidatrice di tram a San Francisco, alla cameriera, spogliarellista, ballerina, oltre alla giornalista in Egitto e l’insegnante in Ghana, nonché l’attrice in un’opera di Gershwin.
Ha scritto sei volumi autobiografici di poesia. Era anche professoressa alla Wake Forest University, in un’intervista aveva detto:
«Se avessi insegnato prima, non avrei mai scritto un libro. Amo insegnare. Sono un insegnante».
Ha portato la sua poesia alla Casa Bianca con una lettura all’inaugurazione di Bill Clinton e con un albero di luci di Natale per il presidente Bush.
Il Presidente Obama nel 2011 nel premiarla con la Medaglia presidenziale della libertà, disse: “Lei ha ispirato altri che hanno conosciuto l’ingiustizia e sfortuna nella loro vita».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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