Acne rosacea? Tutta colpa degli acari che mangiano, strisciano e fanno sesso sul tuo viso

Ci sono minuscoli insetti che vivono nei pori del viso, possono essere la causa di una malattia della pelle, l’acne rosacea, caratterizzata da macchie rosse sul viso che colpisce tra il cinque e il venti per cento della popolazione in tutto il mondo.
Le persone di età compresa tra i trenta e sessant’anni, in particolare le donne, a volte sviluppano l’acne rosacea, di solito visibile nella zona centrale del viso con infiammazione, gonfiore, rugorosità e visibilità dei vasi sanguigni.
La malattia colpisce tutte le razze, ma è conosciuta come la “maledizione dei Celti“, perché in molti casi le persone colpite dall’acne rosacea sono di carnagione chiara, come ad esempio il cosiddetto “tipo celtico” (capelli rossi, pelle chiara, lentiggini).
Kevin Kavanagh della National University of Ireland, a Maynooth, autore della scoperta, spiega:
«Minuscoli acari aracnidi, hanno otto zampe, sono simili a ragni, vivono nei pori della pelle del nostro viso. Sono particolarmente affezionati ai follicoli delle ciglia e sopracciglia e ai pori oleosi più comuni sulla fronte, il naso e le guance. Gli acari della specie Demodex, colonizzano il volto durante la pubertà, mangiano il sebo e l’olio del viso.

Preferenza per la pelle stressata
Gli acari dell’acne rosacea, nel buio strisciano sulla faccia per accoppiarsi, poi ritornano verso i pori per deporre le uova e morire. Le persone adulte sane, hanno uno o due acari per centimetro quadrato della pelle del viso, le persone con l’acne rosacea, ne hanno dieci volte di più.
La ricerca suggerisce che lo stress provoca il riacutizzarsi dell’acne rosacea, modifica le sostanze chimiche nel sebo, rende migliore il cibo per gli acari.
L’acaro Demodex non ha un ano, quindi non riesce a liberarsi delle sue feci. Il suo addome diventa sempre più grande, quando muore e si decompone rilascia tutte le feci nel poro. Gli acari quando sono numerosi, rilasciano sufficienti sostanze per innescare una reazione immunitaria, con l’infiammazione e danni ai tessuti.
E’ da osservare che il Bacillus oleronius un tipo di batteri nelle viscere degli acari, è ucciso dagli antibiotici che lavorano contro l’acne rosacea, e non da altri tipi di antibiotici. L’ottanta per cento delle persone con il tipo più comune di acne rosacea, ha cellule del sistema immunitario nel sangue che reagiscono fortemente con l’infiammazione a due proteine da Bacillus oleronius, solo il quaranta per cento delle persone non ha questa reazione da acne rosacea».
Kevin Kavanagh, ora sta cercando di ottenere finanziamenti per sviluppare anticorpi alle proteine batteriche, per monitorare la loro posizione e il loro collegamento alla malattia. In ultima analisi, trattamenti mirati alle proteine che possono impedire l’acne rosacea.

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