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Spionaggio in trashing
E’ una bufera in piena regola quella che ha investito il ministro Francesco Storace, quello dell’influenza aviaria che ci ha martellato tutti i giorni con i polli. E proprio dall’interno di due distinti pollai, ubicati in linea d’aria vicino alle abitazioni dei soggetti da intercettare, un gruppo di spioni privati e di sottufficiali delle forze dell’ordine trafficava in investigazioni parallele. Alcuni di questi sono sospettati di aver «lavorato» anche durante le scorse elezioni regionali, a Roma, per cercare di screditare i candidati Piero Marrazzo e Alessandra Mussolini a beneficio del Governatore uscente.
Un apparato di uomini, armati fino ai denti con le più sofisticate tecnologie di intercettazione? No, niente di tutto questo. A quanto mi risulta, per reperire le informazioni, questi spioni, si sono serviti del "trashing" (visti i personaggi, non potevano fare diversamente), che consiste nell’immergersi nei cassonetti dei rifiuti, per individuare, controllare e acquisire informazioni, passando al setaccio la spazzatura buttata dai soggetti presi di mira. Immaginateli questi "trashman", cercare tra i rifiuti le lettere personali, gli estratti conto bancari, le ricevute di alberghi, i scontrini fiscali, i biglietti con annotazioni, i numeri di telefono; poi presi con le mani nel cassonetto, imprecare come polli e lamentarsi per i "Schizzi di fango", il "linciaggio pre-elettorale", la "falsita"’, le "demonizzazioni" e le "palate di sterco".
Un consiglio, per non farti intercettare dal "trashman", leggi qui