Scambio di coppie? Ecco come si fa

Scambio di coppie? ecco come si fa

Un titolo forte quello del Corriere di questa  mattina: “Parlamento, la Lega fa lo scambio di coppie”. Due deputati leghisti (Ballaman e Balocchi), forse per marcare una innovazione padana nei confronti del vecchio nepotismo partitocratico, si sono scambiati davvero le mogli (pensate quello che volete, ma non intendetelo come tale, lo scambio di coppia, si riferisce a favori reciproci dei due parlamentari leghisti: ognuno ha assunto in ufficio, a spese dello Stato e quindi di noi cittadini, la moglie dell’altro).

I dettagli di questa storia da cartellino rosso (espellere dal Parlamento questi due leghisti è il minimo che si può chiedere), si possono leggere qui.
La storia dello scambio delle mogli tra i due leghisti, mi offre lo spunto per chiedere lumi a Lara Patrizi (classe 1968) che questo argomento conosce molto bene, per averlo praticato e poi raccontato nelle 158 pagine del suo libro “Le confessioni di LaraX”.
Coadiuvato dalla giornalista Lavinia Rittatore (titolare di questa intervista), riporto alcune domande che abbiamo rivolto a Lara che gentilmente si è concessa per questo “scambio” di botta e risposta. L’intervista integrale può essere letta qui

Cominciamo dall’inizio: come nasce Lara X?
“Sono cresciuta nella provincia siciliana, vicino a Catania, una sorella e quattro fratelli. Genitori molto tradizionali, soprattutto mio padre. La sera, se ottenevo il permesso di uscire, dovevo tornare alle 9 e mezzo. Quel posto mi stava molto stretto”.
Così ha scelto di andare via.
“Sì, a 21 anni mi sono iscritta alla facoltà di Sociologia alla Sapienza a Roma. E all’università ho conosciuto Luca, che aveva 27 anni: ci siamo subito innamorati. Luca ha iniziato a raccontarmi di certe sue esperienze di gruppo avute insieme a una sua ex. Per me erano storie lunari. Poi ho dovuto crederci, visto che lui e altri hanno fondato un privé per scambisti fuori Roma.
Lui mi descriveva tutto quello che vedeva nel privé (Luca però non partecipava), accendendo sempre più la mia fantasia”.
E quando è arrivata allo scambismo?
“Per gradi, dopo due anni e mezzo che stavo con Luca. Lui mi diceva: “Se non provi non puoi sapere, non puoi giudicare”. E mi suggeriva che la prima volta avrei potuto farlo con una donna perché sarebbe stato più facile. Così per amore suo, per conoscere questo suo mondo misterioso, piena però di mille dubbi e paure, mi sono buttata. Quando Luca andava al privé, spesso chattavo in Internet. Lì ho incontrato la donna con cui ho avuto il mio primo rapporto”.
Com’è avvenuto questo incontro?
“In un bar. Io ero con Luca, lei con il marito. Era una donna sui 45 anni, con un volto molto marcato, quasi mascolino. Però non ho voluto stare con lei subito. Mi sono presa ancora qualche giorno di tempo. Finché non ho più resistito perché tutta questa storia ormai mi aveva coinvolto completamente, e ci siamo date un appuntamento. Tutto è avvenuto in modo istintivo, naturale. I nostri uomini ci guardavano mentre noi facevamo sesso e intanto scoprivo che mi piaceva molto”.
Che cosa succede nelle serate dedicate allo scambio?
“Nei privé di solito c’è un bar, una sala dove si balla, degli angoli un po’ appartati o delle stanzette a tema. Le coppie si riuniscono. A volte si lasciano i vestiti al guardaroba e si resta in biancheria sexy, si balla, ci si accarezza, si parla, si beve qualcosa insieme per capire se scatta la scintilla. Altre ancora può esserci qualcuno che inizia uno spogliarello e aiuta gli altri a spogliarsi. Non è sempre uguale”.
Quali sono i requisiti fondamentali di una coppia scambista?
“Un amore profondo, una grande intesa e un’assoluta fiducia reciproca. Per fare sesso con altri occorre che il legame col proprio compagno sia intimo e forte. E questo lo rende ancora più saldo”.
Quindi non è adatto a mariti e mogli in crisi.
“Mai e poi mai. Penso che se uno dei due si azzardasse a proporlo, finirebbe prima a schiaffi e poi dall’avvocato divorzista”.
Come definirebbe lo scambismo?
“Una seconda vita parallela”.
Gli estranei possono riservare molte sorprese, soprattutto nell’intimità.
“Se sei con uno che non si lava da giorni, si può sempre invitarlo a fare un gioco sotto la doccia e il problema è risolto (ride). Mentre un uomo e una donna al primo incontro non lo farebbero mai, perché temerebbero di essere considerati dall’altro dei porconi pervertiti”.
Qualche esperienza però l’avrà sconvolta.
“Sì, soprattutto agli inizi, quando in questi incontri, anche con sei, otto persone contemporaneamente, provi emozioni nuove e fortissime, e arrivi a un punto in cui non capisci più chi ti stia toccando, chi stai baciando, insomma entri nel vortice dei sensi”.
Qual è il lato oscuro dello scambismo?
“Che alla ricerca di nuovi stimoli si tocchino gli estremi. Se una coppia evolve verso il sadomaso, finisce magari per cercare solo frustate senza più fare sesso. Dall’esterno il commento sarebbe sicuramente: “Ma guarda quei poveretti come sono finiti”. Dal mio punto di vista però dico: sono grandi, vaccinati, consenzienti, sono felici così. Che male fanno, perché giudicarli?”.
Si può finire ossessionati dal sesso?
“In questo caso la miglior cura è farlo fino a sfinirsi. Dopo ti metti a dieta volontaria”.
Si dice che nel mondo dello scambismo giri la cocaina.
“Tutte falsità. Nel caso, un po’ di Viagra per gli uomini”.
Può spiegare, a chi scambista non è, come si arriva dalla totale estraneità all’intimità più assoluta?
“Se scatta l’attrazione non è poi così difficile. Come sanno bene i molti che hanno vissuto rapporti occasionali e improvvisi”.
Che tipo di persone ha incontrato in questa sua seconda vita parallela?
“Di tutto, sono persone di estrazione medio-alta e coppie giovani. Ho incontrato sportivi, magistrati, attori, politici, industriali. Gente molto conosciuta. Di cui ovviamente non farò i nomi”.

Politici? ehm, per caso leghisti?

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