Il wrestling che odio

Il wrestling che odio

Il Wrestling è nocivo ai bambini, perché ha già danneggiato i grandi. Questo è quanto pensano i  pediatri, convinti che da quando il Wrestling ha preso piede nella programmazione televisiva italiana, molti bambini e non solo i bambini, hanno subìto traumi psicologici.

Condivido l’allarme lanciato dai pediatri, anche per me Il Wrestling è uno sport diseducativo, perché basa tutto lo “spettacolo” sulla violenza verbale finalizzata a trasformarsi in  vere e proprie risse che debordano inevitabilmente al di fuori del tubo catodico.

I “protagonisti” di questo sport, fomentano solo odio. Lo fanno sistematicamente con urla forsennate che accompagnano i loro passaggi televisivi. Sono addestrati solo a lanciare messaggi violenti che sono inviti a menar le mani contro tutti i loro nemici.

Odio questo wrestling politico  che riempie i palinsesti delle nostre televisioni, odio in particolare questi suoi odiosi protagonisti.

Per approfondire il fenomeno wrestling,

da Rainews24 – Tecnologia. Wrestling-mania, i pediatri avvertono: aumentano gli incidenti fra bambini

Il Codacons e l’Osservatorio sui diritti dei minori hanno dichiarato guerra al Wrestling

Il Wrestling fa male ai bambini, almeno così la pensano i pediatri. “Non disponiamo di dati precisi – ha affermato il presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), Pierluigi Tucci – ma da quando il Wrestling sta spopolando in Italia,abbiamo notato un aumento degli incidenti tra i bambini a causa dell’emulazione di questo sport “.

A condividere questa preoccupazione è il presidente della Commissione bicamerale per l’Infanzia, Maria Burani Procaccini: “Appassiona troppo i bambini ed induce a ritenere che la forza fisica e la violenza siano elementi prevalenti, a cui ambire nel percorso di crescita”. Per questo, ha annunciato che presenterà a breve in Commissione una risoluzione che obblighi le televisioni in chiaro ad inserire il bollino di accompagnamento per le trasmissioni sul Wrestling e che inviti anche la tv satellitare a mandare in onda programmi che spieghino ai ragazzi cos’è questa disciplina e cosa non devono assolutamente fare, tentando di emularla.

Anche il Codacons e l’Osservatorio sui diritti dei minori hanno dichiarato guerra al Wrestling, lanciando un appello al Prefetto di Roma per vietare ai minori di 14 anni la kermesse dedicata all’ attività al Palalottomatica della capitale, in programma il prossimo 4 giugno.

Ma il fenomeno dei lottatori dai pesi massimi dilaga sempre di più, almeno a giudicare dalle cifre: su Italia 1 il programma dedicato al wrestling fa una media ascolti di 2.131.000 spettatori (share 9.2%), mentre Sky dedica a questa disciplina, nell’arco della settimana, circa 6 ore di programmazione. Ed è anche iniziata la mania dei gadget: dalle figurine ai poster, dagli action figures (i pupazzi) ai calendari e ai videogiochi. Ma quello che i ragazzi non capiscono, dicono gli esperti, è che non si tratta di vera lotta, ma solo di uno spettacolo messo in scena da finti lottatori. “Vietare le manifestazioni di Wrestling ai minori o collocare questi programmi in tv nella fascia oraria notturna puo’ naturalmente servire, ma fondamentale – ha osservato Tucci – resta comunque il ruolo dei genitori. Sono infatti proprio i genitori che devono aiutare i piccoli a leggere i messaggi che vengono dal mondo esterno, insegnando loro come decodificarli. E questo  vale anche per il Wrestling”.

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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0 thoughts on “Il wrestling che odio

  1. anch’io ho sempre odiato il wrest… li wrues… il werstli… e poi ha un nome che non riesco manco a scrivere! Ecchediamine! 🙂 Un bacio caro Patti. PS: visto che l’altra volta non ti sei arrabbiato, ti ho passanto un altro testimone…

  2. E’ tutto vero, confermo. I bambini emulano tutte le mosse del wrestling. Conoscono i wrestlers più famosi, per loro sono dei veri e propri idoli. Hanno magliette, felpe, figurine, riviste,… su di loro. Sanno tutto sul wrestling, sono preparatissimi. Ma non sanno che nella vita reale con quelle mosse ci fa male sul serio. Mi si accappona la pelle quando li vedo giocare imitando le loro mosse. Spero solo che questa moda/mania passi in fretta.

    Baciotto*

  3. patti..bisogna iniziare una campagna per le dimissioni di calderoli e maroni..ci stai?

    ps.so che puo’ sembrare improbo lo sforzo..ma fatti non foste per viver come bruti..no?

  4. Sapevi che esistono soltanto due giorni dell’anno in cui

    non possiamo fare nulla?

    Uno si chiama Ieri e l’altro si chiama Domani.

    Pertanto, oggi è il giorno giusto per: Amare, Sognare, Osare,

    Produrre e sopratutto… Credere !! (José Salvador de Abreu).

    Un pensiero volante per augurarti una bellissima estate… Con vero affetto da pulvigiu.

  5. ma loro fanno già il lancio delle botti e a chi le spara più grosse!

    Smack smack smack,m.

  6. è tutto finto, serve solo per fare spettacolo, credo.

    Comunque hai ragione, non è per niente uno sport.

    Baciotto*

  7. Calma, calma… i bambini guardano, ma sta ai grandi ridimensionare ciò che vedono… Mi spiace … ma la violenza è alla base, nelle famiglie. Insomma tutto dipende da come vengono educati.

    Che poi questo sport-spettacolo sia una buffonata decisamente poco educativa, nei toni e nei gesti, non ne discuto… ma, guardato in modo critico, scusate, fa anche ridere…..

  8. quello che dici è una gran boiata… sono cresciuto con il wrestling fin da piccino e insieme a me altri milioni di persone e non ho mai fatto a pugni con nessuno…

    la colpa non è della televisione… è dei genitori che fanno i figli solo per metterli al mondo!!!

  9. Una precisazione, forse qualcuno mi ha male

    interpretato. Leggete attentamente il post, e cliccate il link. Il wresting che ho messo in discussione, non si riferisce allo sport in quanto tale, anche se oggetto di critica perché a detta dei pediatri, spinge i  bambini a compiere gesti di emulazione, che hanno già causato incidenti più o meno gravi tra i piccoli.

     Il mio aggancio al "wresting che odio", che ho sottolineato come

    titolo, si riferisce a un altro tipo di wresting, questo si, davvero pericoloso e violento. Parlo del wresting da condannare e bandire, che si manifesta in televisione e nei giornali, con interventi verbali dei  politici di bassa

    Lega (vedi link), che incitano la popolazione a compiere azioni di violenza contro gli extracomunitari, i barboni, gli handicappati, i gay e tutti quelli che sono diversi, perché considerati italiani. E’ a loro che ho dedicato il "wresting che odio".

  10. No, Patt, scusa. Io ieri avevo visto benissimo il tuo link, con quelle 4 facce, ma siccome il wrestling vero mi coinvolge molto direttamente, mi sono fatta trasportare e, quando parto, non mi ferma più nessuno…

    Baciotto*

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