Foibe, oggi si celebra la prima Giornata del Ricordo

 

Tratto da Adnkronos

Istituita con legge dal Parlamento il 16 marzo del 2004

Foibe, oggi si celebra la prima Giornata del Ricordo

La tragedia si consumò a partire dal 1943: migliaia le persone scomparse, infoibate, morte nei campi, fucilate

Oggi, per la prima volta, l’Italia celebra la Giornata del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati. La ricorrenza è stata istituita con legge dal Parlamento il 16 marzo dello scorso anno. La data scelta è quella del Trattato di pace di Parigi del ’47, che sancì il passaggio dell’Istria alla Jugoslavia.
Quella degli infoibati fu una delle pagine drammatiche della storia italiana e si consumò dal 1943, alla fine della guerra tra Gorizia, Trieste e l’Istria. Secondo fonti storiche, le persone scomparse sarebbero dalle 4000 alle 6000, in parte infoibate, in parte morte nei campi e in parte fucilate. Secondo la Lega Nazionale invece ammonterebbero ad almeno 10mila le persone torturate e uccise tra Trieste e l’Istria per mano dei partigiani jugoslavi di Tito, e in gran parte gettate, spesso ancora vive, nelle foibe (voragini naturali di origine carsica. Fa eccezione solo la foiba di Basovizza, sul Carso triestino, originariamente una miniera di carbone). Le stragi maggiori avvennero dopo l’8 settembre del ’43. Spesso si trattò di vendette di istriani contro altri istriani, di ritorsioni della popolazione che, con la caduta del fascismo, fece sparire i rappresentanti istituzionali del governo italiano (carabinieri, podestà…) insieme alle figure che venivano identificate dai croati, oppressi dal regime, come simbolo della borghesia italiana in quelle terre, come le maestre, le levatrici.
A Trieste gli infoibamenti avvennero dopo il 1 maggio del ’45, quando la città fu occupata per 40 giorni dall’esercito di liberazione jugoslavo, che nominò subito il Tribunale del Popolo. Tribunale che a breve fece pubblicare sul quotidiano finanziato da Belgrado, ‘Il Corriere di Trieste’, l’avviso che non avrebbe più preso in considerazione le denunce anonime che continuavano ad arrivare. In parte si trattò di denunce per vendette personali e per impadronirsi di beni e alloggi.
Non basta. Quando l’Italia, con la sconfitta in guerra, perse l’Istria con Pola, Fiume e la dalmata Zara, centinaia di migliaia gli italiani decisero di abbandonare le loro case. Secondo la Lega Nazionale si trattò di 350mila persone che a partire dal 1945 presero ciò che potevano delle loro cose e si avviarono verso l’Italia. Da Fiume fuggirono 54mila dei 60mila abitanti. Da Pola scapparono in 30mila. Da Zara in 20mila su 21mila. Da Capodistria 14mila su 15mila. Di questi, 80mila si imbarcarono per le Americhe e per l’Australia, 100mila vennero accolti in Friuli Venezia Giulia e altri trovarono rifugio nelle baracche di 109 campi profughi, allestiti dal Carso alla Sicilia.
A Trieste oggi saranno oggi presenti il vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini, e il ministro per gli Italiani nel mondo, Mirko Tremaglia. Tremaglia renderà prima omaggio alla foiba di Basovizza (ore 9.15) e poi al monumento ai Caduti sul Colle di San Giusto (ore 9.55) insieme ai presidenti delle associazioni degli esuli. Fini presenzierà all’alzabandiera in piazza dell’Unità (ore 10.30) e interverrà al teatro Verdi (ore 10.40) al convegno mondiale sugli esuli che si terrà dal 9 all’11 febbraio. Convegno organizzato dall’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e che vede come promotore Tremaglia.
Nel pomeriggio (ore 15), al teatro Verdi ci saranno varie manifestazioni con testimonianze degli esuli nel mondo e con un intervento di Tremaglia. Da piazza Unità alle 18 partirà una fiaccolata e alle 18.30 sarà deposta una corona d’alloro sul monumento agli esuli di piazza Dalmazia. Domani poi, Tremaglia renderà omaggio insieme ai presidenti delle associazioni degli esuli alla Risiera di San Sabba (ore 9.30), dove depositerà una corona d’alloro. Alle 10, il ministro si recherà anche nell’ex campo profughi di Padriciano, che ospitò molti esuli istriani, fiumani e dalmati.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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0 thoughts on “Foibe, oggi si celebra la prima Giornata del Ricordo

  1. Ci sono sempre morti che non conviene ricordare o ricordare solo quando conviene. Al di là degli schieramenti, perché questo non avvenga più.

    momi

    (finalmente, dopo l’ennesimo tentativo eccomi…)

  2. Quante cose ci sono da ‘ricordare’…o non dimenticare!!!

    Peccato che l’uomo ‘soffra’ di memoria corta!!!

  3. E ancora continuano a fare guerre! Ma non bastano tutte queste tragedie, queste morti? Boh!

    Purtroppo a volte la storia non insegna niente.

    Baciotto* e felice serata.

  4. ciao bravissimo x la scelta del post è sempre bene ricordare x non sbagliare ancora anche se il genere umano purtroppo di cazzate ne farà all’infinito!!!grazie x la scimmia è bellissima!ciao e un bacio

  5. grazie pat delle tue immagini, sono sempre azzeccate! ehehe e spassosissime!!!

    baciotto

    veradafne

  6. il tuo senso della “par condicio” ti fa veramente onore, patt! non ci sono morti di un dio maggiore e di un dio minore: i genocidi vanno comunque e sempre condannati, baciotto molto affettuoso, grazia.

  7. veramente bello il tuo blog, ti ringrazio per il messaggio e spero non ti dispiaccia se ti linko

  8. Molto interessante il tuo post, mette in luce un periodo della nostra storia che è stato per troppo tempo dimenticato..

    buona notte 🙂

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