Ricercatori del Cnr pronti a produrre buste biodegradabili dal polisaccaride estratto dagli scarti della lavorazione
Qualche cosa del genere l’ho vista in uno spettacolo di Silvan, metteva i pomodori dentro le buste e magicamente i pomodori sparivano. A noi rimarranno solo le buste?
da il Corriere.it del 3.01.2004 – ROMA – Con i pomodori si possono realizzare delle buste, del tutto simili a quelle di plastica, ma totalmente biodegradabili. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Istituto di chimica biomolecolare del Cnr di Pozzuoli (Napoli). Le caratteristiche chimico-fisiche dei polisaccaridi estratti dalle bucce del pomodoro consentono di sviluppare materiali ecodegradabili come i teli già impiegati in agricoltura per la copertura delle serre o dei campi. Ma vengono impiegati anche nell’industria alimentare e farmaceutica, per la produzione di vaccini. Una volta purificate, queste sostanze possono essere utilizzate dalle industrie di trasformazione che potranno farne anche buste di plastica destinate a non pesare sull’ambiente.
ECONOMIA – «Gli scarti di pomodoro possono rappresentare una risorsa economica» spiega Barbara Nicolaus, ricercatrice del Cnr e autrice dello studio. «Il nostro programma di ricerca, finanziato dal Miur, ha avuto per obiettivo l’estrazione e la purificazione di polisaccaridi ottenuti dagli scarti della lavorazione del pomodoro e la riconversione di questi ultimi in buste di plastica biodegradabili».
Il progetto potrà avere conseguenze positive sul piano economico: dalla creazione di posti di lavoro, alla risoluzione dei problemi legati all’eliminazione degli scarti dell’industria di conserve, alla riduzione di costi, fino al miglioramento del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti o dei residui invenduti.
ITALIA – Il nostro paese potrebbe trovarsi in prima linea nella proposta di questa innovazione. Se si pensa che la produzione italiana di pomodori si aggira intorno a 65 milioni di quintali l’anno, di cui 30 solo in Campania, è davvero un’occasione da non perdere. Nicolaus sottolinea come il progetto pilota sia già in corso di sperimentazione in diverse aziende della zona e come abbia destato l’interesse di alcuni distretti conservieri stranieri. Non sarà insolito, tra breve, uscire dal supermercato carichi di sacchetti «al pomodoro» e avere fuori casa un bidone apposta per la raccolta differenziata delle bucce.
dove ci porti col tuo bel nuovo bus?
Pullman di compensato,… sacchetti di buccia di pomodoro,… boh, dove andremo a finire?!
Buona serata*
Sarà la fine dei pomodori cinesi….spero!?!?
Mitica la tua ironia..ciaoooo…^^