Vescovo mummificato trovato nella bara con un misterioso feto (video)

I ricercatori svedesi dell’Università di Lund che studiano i resti mummificati di un vescovo del 17° secolo hanno fatto un’insolita scoperta, hanno detto che la TAC dei resti del vescovo Peder Winstrup ha rivelato anche la presenza di un feto di quattro o cinque mesi.
Per Karsten, direttore del Museo Storico dell’Università ha detto:
«Si possono fare alcune ipotesi sul ritrovamento del feto, potrebbe essere stato messo da uno dei suoi parenti prossimi, o qualcun altro che ha colto l’occasione durante la preparazione della bara. Noi speriamo di essere in grado di chiarire ogni parentela tramite un test del DNA».

L’Università di Lund in un comunicato ha detto:
«Il vescovo Peder Winstrup è stato uno dei fondatori dell’università, fu sepolto nella Cattedrale di Lund un anno dopo la sua morte nel 1679, all’età di 74 anni. La TAC, effettuata nel mese di dicembre 2014, ha anche mostrato che non era stato imbalsamato in modo tradizionale, ma “semplicemente asciugato in modo naturale” con i suoi organi interni intatti.
Le buone condizioni del corpo sembra essere il risultato di una combinazione di diversi fattori: flusso d’aria costante, materiale vegetale nella bara, un lungo periodo di malattia con la conseguenza di ave fatto dimagrire il corpo, la morte e sepoltura avvenuta durante i mesi invernali di dicembre – gennaio e le climatiche condizioni generali della temperatura nella cattedrale».
Per Karsten ha aggiunto:
«Ora possiamo osservare che la mummia di Winstrup è uno dei migliori corpi conservati dell’Europa nel 1600, con un potenziale d’informazioni ben in linea con quello offerto dalla mummia Ötzi (l’uomo venuto dal ghiaccio) o le mummie egizie. I resti di Winstrup costituiscono un archivio unico di storia medica sulle condizioni di vita e la salute delle persone vissute nel 1600».
Il vescovo Peder Winstrup come indicato dalla TAC probabilmente prima della sua morte per problemi di tubercolosi e polmonite è stato costretto a letto per un lungo periodo.
Il vescovo inoltre sembra aver avuto un’alimentazione ricca, con i denti cariati che suggeriscono alimenti zuccherati e con i calcoli biliari che potrebbero indicare un elevato consumo di alimenti grassi.
I ricercatori hanno ora intenzione di concentrare le loro ricerche sul materiale vegetale e tessuto nella bara».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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