Trump vuole rifare l’Europa a sua immagine

Dennis Etler analista politico americano da decenni interessato agli affari internazionali ha detto che Donald Trump eletto Presidente americano e Steve Bannon il suo capo stratega, hanno in programma di rifare l’Europa a loro immagine.
Il professore ha fatto le sue osservazioni in un’intervista con Press TV ha commentato una dichiarazione del presidente Barack Obama che ha invitato l’Unione europea a continuare una stretta cooperazione con Washington sotto la presidenza di Trump.
Obama come presidente uscente, nel suo ultimo tour estero si è incontrato a Berlino con i leader di Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Spagna. Ha affermato l’importanza di una costante cooperazione con le istituzioni multilaterali, tra cui la NATO, ha rassicurato che Trump è consapevole anche di questo impegno.
Dennis Etler ha detto:
«La domanda che tutti si pongono dopo che Obama ha terminato il suo tour di addio in Europa dove ha incontrato i suoi omologhi neoliberisti, è se Trump sconvolgerà e cambierà la dinamica dell’alleanza atlantista. Forse su questo punto la migliore comprensione della mente di Trump è ciò che pensa Steve Bannon il suo capo stratega, in una recente intervista a Hollywood Reporter si descrive come un nazionalista economico e populista, sostiene movimenti simili in Europa impegnati a smantellare l’UE e riaffermare la sovranità nazionale in tutto il continente. Vede i movimenti nazionalisti in Europa, riaffermare i valori fondamentali della loro eredità giudaico-cristiana».

Trump vede la Cina come il nuovo grande Satana
Il professor Dennis Etler ha detto: «Bannon è un fondamentalista di cultura eurocentrica, evita e denigra il laicismo, caratteristica liberale dell’Europa di oggi, che condanna come corrotta e incorreggibile. Trump e Bannon per associazione, si sentono più a casa con un nazionalista, illiberale e ortodosso come la Russia di quanto non facciano con i liberali dell’Europa laica di Merkel, Hollande e altri.
Trump e Bannon vogliono rifare l’Europa a loro immagine. La loro buona volontà di reintegrare la Russia nella loro visione del risorgente tradizionalismo europeo, si basa sull’etica giudaico-cristiana che Bannon, almeno, considera la luce del mondo e la più alta forma di espressione umana. C’è un importante corollario in questo modo di pensare, è ciò che altri che hanno aderito alla visione del mondo da altre civiltà sono di minor valore, intrinsecamente corrotti e devono essere combattuti, come l’umanesimo laico, l’Islam e il collettivismo delle varietà sovietiche e cinesi.
Trump e Bannon sono imperturbabili sostenitori d’Israele, vedono l’Islam come rinnegata ideologia politica che deve essere sterilizzata, e l’ascesa della Cina come il nuovo grande Satana.
Trump per quanto riguarda Gerusalemme e gli insediamenti della Cisgiordania sostiene le posizioni più di destra di Israele, si oppone all’accordo nucleare iraniano e demonizza la Cina».

Rendere l’imperialismo statunitense di nuovo grande
Il professor Dennis Etler ha aggiunto: «Trump vede l’Europa formata da un gruppo di stati nazionalisti sotto l’ala del rifondato imperialismo degli Stati Uniti, uno stato autoritario, quasi fascista, e l’Unione Europea neoliberista supportata da una NATO anti-russa.
Trump vorrebbe vedere l’influenza israeliana crescere in Medio Oriente, in collaborazione con gli Stati arabi autoritari che accettano la leadership degli Stati Uniti. Nel lungo termine, vuole sfidare la Cina, sottometterla con la schiacciante forza degli Stati Uniti generata dal risorgente militarismo.
Lo slogan di Trump “Fare di nuovo grande l’America“, in realtà significa: “Tornare a fare grande l’Imperialismo americano“, perché il paradigma neoconservatore e neoliberale di imporre la globale egemonia statunitense con invasioni, occupazioni e altri interventi è fallita. Trump propone un nuovo modello per la conservazione unipolare degli Stati Uniti, con lo sviluppo del nazionalismo di destra in Europa e in Russia, il supporto sfrenato per Israele in Medio Oriente e un eventuale deciso confronto con la Cina nella regione dell’Asia Pacifica».
Dennis Etler in conclusione ha detto:
«Sarà questa strategia a prevalere? Date le sue intrinseche contraddizioni e le forze schierate contro di essa la probabilità di successo è molto discutibile».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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