Terrificante sciame di vespe arrabbiate attacca lo studioso che le ha disturbate (video)

Bob Brown ricercatore neozelandese si è coperto dalla testa ai piedi prima di fare l’impensabile per la scienza: scavare di proposito intorno a un nido di vespe per recuperarlo e analizzarlo in laboratorio.
Affrontare a faccia a faccia migliaia di vespe aggressive è solo una sua tipica giornata al lavoro, come riportato da un comunicato stampa di Landcare Research dove lavora Bob Brown, il ricercatore ha detto che è stato sorpreso dalla grandezza del nido, stimato in 11 diversi strati, poteva ospitare da 3.000 a 4.000 vespe. Ha riferito che dopo dieci minuti di lavoro è stato punto solo una volta. La videocamera non è stata così fortunata, la lente è stata parzialmente coperta dal veleno.

Bob Brown come ha spiegato nella descrizione del video, non stava cercando di uccidere le vespe, ma dissotterrare il nido per portarlo in laboratorio per fare ricerche sui parassiti come gli acari, funghi, ecc. Proprio la scorsa estate, ha capito che una nuova specie di acaro da lui scoperto nel 2012 in nidi di vespe (recentemente descritto e chiamato Pneumolaelaps niutirani) può causare la riduzione della dimensione di un nido di vespe.
La vespula germanica (la specie nel nido) è stata introdotta in Nuova Zelanda nel 1940, da allora è diventata un problema enorme per il delicato ecosistema del paese. Gli acari potrebbero essere un promettente agente di biocontrollo contro il parassita che ogni anno alle industrie primarie del paese procura circa 130 milioni di danni.
I nidi di vespe con presenza di acari, rispetto a quelli non infestati, hanno una grandezza inferiore dal 50 al 70 per cento.
Bob Brown ha detto: «Poiché un numero inferiore di acari è stato trovato anche in alveari di api, lo studio è per verificare che non rappresentano una minaccia per le api. Mi ha sorpreso la dimensione di questo nido, immaginavo fosse più piccolo perché dentro e fuori l’ingresso non c’era molto traffico di vespe. La sua grandezza in questo periodo dell’anno è notevole, di solito sono più grandi in autunno».
La successiva ispezione del nido di vespe in laboratorio non ha rilevato la presenza di acari. Bob Brown nel corso dei prossimi mesi per trovare gli acari per testare la loro associazione con le api, continuerà a scavare nidi di vespe intorno a Canterbury, Otago, Wellington, Southland e le regioni della costa occidentale. Ha aggiunto:
«Le larve di api potrebbero essere alimentate con una soluzione contenente isotopi stabili, in questo modo si potrebbe verificare la loro presenza negli acari.
Isotopi stabili sono molecole che agiscono come un indicatore chimico che possiamo seguire, trovarli negli acari ci dirà in modo definitivo che stanno alimentando le api, per questi insetti sociali non vi è altro modo di acquisire queste molecole».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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