Taybeh Beer, la birra palestinese ispirata a quella bavarese è diventata un marchio famoso in Israele (video)

Ci sono molti legami economici tra Israele e palestinesi, ma solo un prodotto palestinese è riuscito a diventare un marchio famoso in Israele: Taybeh Beer. La birra anche se ancora non è venduta in ogni bar di Tel Aviv, è conosciuta da tutti per il suo nome e la reputazione.
I produttori palestinesi della birra recentemente hanno celebrato il 20° anniversario della fabbrica, ha coinciso con un’edizione locale del famoso Oktoberfest che si svolge in Germania. La festa della birra palestinese di solito celebrata nel villaggio della West Bank di Taybeh, a 15 chilometri a nord-est di Gerusalemme, eccezionalmente quest’anno è stata spostata sul palco più grande di Ramallah, comprendeva spettacoli, musica ed eventi di danza.
La fabbrica di birra Taybeh Beer è stata fondata da due fratelli Nadim Khoury e Daud Khoury, hanno importato attrezzature e macchinari dalla Germania. Le prime bottiglie sono state distribuite nell’estate del 1995.

E’ un po’ strano scoprire che l’azienda di successo della Taybeh Beer è originaria dei territori palestinesi, poiché la stragrande maggioranza (95%) dei residenti in Cisgiordania e Gaza sono musulmani e quindi non bevono bevande alcoliche.
I fratelli Khoury, in effetti, sono parte di una sempre più ristretta minoranza di cristiani che hanno soggiornato nei territori palestinesi e in Israele.

L’espansione di là della birra
Il 40% della Taybeh Beer è venduto in Israele, il resto esportato in Europa e in Giappone, con solo una piccola parte riservata per il mercato locale dei bevitori di birra nei territori palestinesi.
La Seconda Intifada, scoppiata nel 2002, aveva interrotto la produzione presso la fabbrica di birra, perché era molto difficile con il sistema di trasporto importare gli ingredienti bloccati dai punti di controllo.
La produzione è tornata alla normalità dal 2005 quando è terminata l’Intifada. I proprietari della società hanno deciso di investire in nuovi prodotti. Il primo è stato l’olio d’oliva, ottenuto dai tanti oliveti che circondano la città, seguito dal succo di mela, una bevanda non alcolica finalizzata per la popolazione musulmana in Palestina, Israele e paesi limitrofi.
Eppure, per ora, il maggior successo palestinese prodotto nel villaggio di Taybeh è una birra scura, 6% di alcol, realizzata in un tradizionale stile bavarese.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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