Soviet Space Dogs – Bellissimo poster dedicato alle missioni spaziali dei cani russi (foto)

Il 3 novembre 1957, la capsula spaziale sovietica Sputnik 2 è stata lanciata nello spazio dal cosmodromo di Baikonur, con a bordo il primo passeggero terrestre, una cagnetta di nome Laika.
La  capsula non era stata progettata per essere recuperata. Informazioni recenti indicano che per le prime ore dopo il lancio, il cuore di Laika batteva normalmente, la pressione nella cabina era rimasta stabile con l’ossigeno a livelli costanti. Successivamente, l’umidità e la temperatura cominciarono ad aumentare, dopo circa cinque ore, il sistema di telemetria era saltato. Nessuno è sicuro di quello che è successo dopo, probabilmente Laika è morta in quelle ore. La capsula  il 14 aprile 1958 dopo aver compiuto 2570 giri intorno alla terra, nel rientro nell’atmosfera s’incenerì.
La missione a bordo dello Sputnik 2 rese sicuramente Laika uno degli animali più famosi al mondo, tanto da essere ricordata tra i cosmonauti morti in missione e in numerosi omaggi nella cultura popolare.
Laika, non è stato l’unico cane cosmonauta ad aver partecipato alle  missioni spaziali russe e in molti casi dedicato la propria vita, a ricordarlo è un bellissimo poster  realizzato da Jess Bradley.

Soviet Space Dogs, la cronologia delle missioni spaziali di alcuni cosmonauti russi a quattro zampe ricordati nel poster

Luglio 1960 – Nel 1960 l’URSS stava iniziando a testare la navicella Vostok. Il 28 luglio, Bars e Lisichka, sono morti quando il razzo è esploso durante il lancio.

Agosto 1960 – Il tentativo successivo di lanciare un animale nello spazio ha avuto maggior successo. Strelka e Belka, insieme a 40 topi, 2 ratti e diverse piante sono stati lanciati il 19 agosto 1960 a bordo dello Sputnki 5. Tornarono sani e salvi dopo diciotto orbite intorno alla Terra.
Strelka, dopo qualche tempo ha avuto sei cuccioli sani, uno di questi cuccioli, chiamato Pushinka, come gesto diplomatico, è stato donato al presidente John F. Kennedy. Il presidente, anche se la sicurezza era preoccupata per eventuali microfoni nascosti all’interno del cane, ordinò che la sua vita fosse risparmiata.
Pushinka, dopo qualche tempo, ha catturato l’attenzione di Charlie, il cane del Presidente, quando la coppia ha avuto i cuccioli, John F. Kennedy, li chiamò Pupniks, in onore dei satelliti sovietici.
La conclusione del 1960 non è stata così gentile con il mondo canino e il programma spaziale sovietico.
Il 1° dicembre, Pchelka e Mushka, sono stati lanciati a bordo del Sputnik 6. Il lancio è andato bene, i cani hanno trascorso un giorno in orbita ma nelle fasi della discesa, un errato angolo di rientro, ha incenerito la capsula con tutti i suoi passeggeri.
Il 22 dicembre, un altro prototipo Vostok è stata lanciata portando in orbita Damka e Krasavka. La fase successiva del distacco del  razzo non è riuscita, la missione doveva essere interrotta. Damka e Krasavka, dopo aver completato un volo suborbitale, sono stati recuperati in modo sicuro.

Marzo 1961 – Il 1961 è un anno positivo per i sovietici e i loro cosmonauti a quattro zampe. Sputnik 9, lanciato il 9 marzo porta in orbita Chernushka, insieme a un porcellino d’India. Il volo è stato un successo.
Il 25 marzo, Sputnik 10, porta in orbita Zvezdochka, la missione è un successo.
Il 12 aprile, Yuri Gagarin (ha scelto il soprannome di Zvezdochka), sulle orme del cane è diventato il primo essere umano a volare nello spazio.
Il 22 febbraio 1966, con il Kosmos 110, terminano i voli spaziali con i cani, gli ultimi ad andare in orbita sono Verterok e Ugolyok. I due cosmonauti a quattro zampe, tornano a terra il 16 marzo 1966, dopo un volo di 22 giorni, stabiliscono un record canino di permanenza nello spazio ancora in atto.

Giugno 1974 –  Il record di permanenza nello spazio dei cani Verterok e Ugolyok, stabilito nel 1966, è superato dagli esseri umani con il volo del Skylab 2, nel mese di giugno del 1974.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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