Una statua di bronzo di Gesù Cristo, più alta della famosa statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro, è apparsa in Siria dilaniato dalla guerra. La statua, dal titolo “Io sono venuto a salvare il mondo” è l’idea di Yury Gavrilov, un quarantanovenne moscovita che gestisce un’organizzazione di Londra chiamata St. Paul and St. George Foundation.
Il progetto è stato sostenuto dalla Chiesa russa ortodossa e il governo russo, attivamente interessato alla Siria, come dimostrato dai recenti avvenimenti. La Russia ha anche una base navale sulla costa mediterranea della Siria.
La statua è stata realizzata in Armenia dallo scultore armeno Artush Papoian. L’etnia armena della Siria dall’inizio del conflitto è fuggita dal paese, ora settemila armeni ha cercato rifugio nella vicina Armenia.
La statua è stata installata il 14 ottobre 2013 in coincidenza di due feste religiose, cristiana ortodossa e musulmana (i cristiani ortodossi celebrano la festa della protezione della Santissima Vergine Maria; i musulmani celebrano la Festa del Sacrificio (Eid al-Adha) (in turco Kurban Bayram).
Il giornale Komsomolskaya Pravda, sulla gigantesca statua, ha scritto:
«Nella regione tutta l’attività militare è stata sospesa mentre la statua era in fase d’installazione, il progetto in lavorazione dal 2005 non è legato alla crisi militare nel paese.
La statua si trova sulla cima di una montagna a pochi chilometri dalla città di Saidnaya, vicino al Monastero dei Cherubini, arroccato sopra il percorso storico del pellegrinaggio da Costantinopoli a Gerusalemme a 2.100 metri sul livello del mare.
L’enorme statua di bronzo di Gesù Cristo con il basamento è alta 39 metri (più alta della statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro, alta 38 metri), può essere vista dai paesi vicini Libano, Giordania, Palestina e Israele».
Samir el-Gadban direttore di St. Paul and St. George Foundation, ha commentato l’importanza della statua nel paese devastato dalla guerra, ha espresso le sue speranze per il futuro, ha detto:
«Ci auguriamo che questa composizione scultoria porti la pace e l’amore per il cuore delle persone e che il nostro lavoro contribuirà a ristabilire la pace e la calma in questa regione lungamente sofferente».