Rudi Garcia in cerca alibi … per dire addio?

Ottobre 2014: “Questa partita, quella contro la Juve, mi ha fatto capire che vinceremo lo scudetto“.
Maggio 2015: “La maglia dello scudetto è troppo pesante per noi, dobbiamo essere chiari e non bisogna illudere la gente“. La metamorfosi di Rudi Garcia è completa. L’allenatore della Roma, a Trigoria, fa il bilancio di fine stagione (“anche se ci tengo a vincere con il Palermo e a chiudere bene”) e lancia avvisi chiari, chiarissimi, ai naviganti. E ne ha per tutti.

Rudi Garcia addio?
Rudi Garcia in questa conferenza stampa non mi è piaciuto nel modo in cui è entrato a gamba tesa sulla società e sui tifosi per trovare una giustificazione per dire addio! Mi ha ricordato l’alibi di Conte (a maggio il tecnico bianconero esprimeva il proprio malumore sulla questione Champions: «Se al ristorante si spendono 100 euro, non puoi averne solo 10 …»; e quello di Benitez sul fatturato «Fatturato più alto vuol dire squadra più forte», ossessione culminata in questi giorni alla vigiglia della partita decisiva con la Lazio (vale il terzo posto per i preliminari di Champions), con l’ufficialità del suo addio al Napoli per andare al Real Madrid.
A proposito delle lamentele di Rudi Garcia sul fatturato non competitivo della Roma (180 milioni): è bene ricordare al mister che il fatturato non può essere l’alibi per i mancati successi sportivi della sua squadra, quest’anno l’inferiore fatturato della Fiorentina (85-90 milioni) ci ha buttato fuori dalla Europa League e Coppa Italia.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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