Roberto Saviano: Ecco cosa dovrebbe fare l’UE per combattere la mafia

Jerzy Buzek, presidente del Parlamento europeo, in occasione della cerimonia d’apertura del 4° Premio del libro europeo, ha detto:
“La letteratura crea visioni per l´Europa di domani. Quello cui contribuisce, non è il mercato unico, ma qualcosa di più importante: lo spirito di solidarietà europea”.
I vincitori sono stati “Purga“, un romanzo del finlandese – estone Sofi Oksanen, e  “La bellezza e l’inferno“, il saggio di Roberto Saviano.
Jerzy Buzek, ha detto:
“I due libri sono testimonianze di quanto la lotta per l’emancipazione è parte dell’identità degli europei”.
Durante la serata abbiamo parlato con Roberto Saviano, scrittore e simbolo della lotta alla mafia, vive sotto scorta dal 2006, da quando le organizzazioni criminali hanno emesso contro di lui una condanna a morte per Gomorra, il libro che racconta la vita quotidiana della camorra. Mentre ritirava il premio, a Bruxelles, alla domanda: “Perché la mafia ha paura delle parole di uno scrittore?”, ha risposto:
«Perché la magia della letteratura permette a storie lontane di diventare vicine ed essere ricordate. La mafia ha paura non di chi scrive, ma di chi legge quelle storie, teme una letteratura che rompe l´isolamento di cui si circonda.
La mafia non è solo un problema italiano. L’Europa oggi sta vivendo una mancanza di liquidità e la mafia ha un sacco di soldi. Così si stanno insinuando nel mondo degli affari europei e negli istituti di credito. L’economia criminale oggi è la prima con un fatturato di più di 100 miliardi di dollari l’anno».
Dopo la cerimonia, Saviano ha risposto ad alcune nostre domande:

L’Europa sottovaluta l’esistenza e l’attività della mafia?
Saviano: Sì, moltissimo.
In quali settori si muove la mafia in Europa?
Saviano: Il traffico di droga, l’edilizia, nei trasporti, nei rifiuti, il turismo, il riciclaggio di denaro e l’industria tessile. Credo sia un elenco abbastanza completo.
Gli Stati europei fanno abbastanza per combattere la mafia?
Saviano: A parte l’Italia, gli altri paesi europei non hanno nemmeno il reato di associazione mafiosa nella loro legislazione nazionale. Almeno nel Regno Unito, Spagna, Germania e Francia non ce l’hanno. D’altra parte, l’Italia ha la legislazione antimafia migliore nel mondo, ma ci sono ancora molti problemi.
Che cosa suggerirebbe ai decisori europei?
Saviano: Impostare una legislazione unica antimafia in tutti gli Stati membri e creare una forza di polizia impegnata nella lotta alle organizzazioni criminali. C’è già la cooperazione tra le forze di polizia europee e funziona, ma non è sufficiente. Per combattere la mafia ci sarebbe bisogno di qualcosa di più, un’organizzazione come l’Agenzia antidroga americana (DEA), costituito da funzionari di tutti i paesi dell’UE.
Nel suo libro premiato, La Bellezza e l’inferno, racconta le storie di persone che sono morte per il desiderio di verità, come Anna Politkovskaja. In questa situazione, come vedi il furore scatenato intorno a Julian Assange e Wikileaks?
Saviano: Assange sta vivendo una vera persecuzione, e sono molto interessato ai dati pubblicati da Wikileaks. Io sono uno scrittore e considero questa storia come un capitolo di un libro bellissimo, degno di essere scritto da un romanziere.
Invece di concentrarsi su presunti reati sessuali, le autorità dovrebbero indagare su com’è arrivato a fare quello che ha fatto. Stanno solo cercando di screditare Assange. Questo è inaccettabile».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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