Professore utilizza il riconoscimento facciale per valutare l’interesse degli studenti ai suoi corsi

Wei Xiaoyong professore d’informatica presso l’Università di Sichuan in Cina per migliorare il suo insegnamento ha sviluppato un “lettore di riconoscimento facciale e di espressione“. Ha detto:
«Cinque anni fa, quando sono arrivato in quest’università per insegnare, mi è venuta l’idea di usare il riconoscimento facciale per i controlli di presenza, col passare del tempo, ho capito che c’erano altre informazioni che potevano essere utilizzate da questi dati, ad esempio, in classe, esaminando gli studenti seduti gli uni accanto agli altri è possibile capire l’interazione delle reti sociali.
La ricerca ha continuato a svilupparsi, il passo successivo è stato quello di monitorare non solo i volti, ma anche le emozioni. Ora utilizzo un sistema di riconoscimento delle espressioni per capire il comportamento degli studenti in classe, spero che questo potrà essere utilizzato per eseguire analisi, per esempio dire se i professori stanno insegnando in modo ottimale per gli studenti. E’ possibile individuare i modelli comportamentali così sappiamo cosa fare in una determinata situazione, per esempio quando dire una battuta per attirare la loro attenzione.
Ho osservato che gli studenti della mia classe sembravano più incuriositi che turbati dalla tecnologia, io nell’insegnamento sono famoso per l’utilizzo di metodi inusuali. La maggior parte degli studenti viene per questo, sono preparati, hanno tre settimane di tempo per abituarsi, quindi, se non si trovano bene, possono cambiare classe. Dopo il periodo di tre settimane, è richiesta la loro firma per il consenso al sistema di riconoscimento facciale.
Il sistema di riconoscimento di espressione al momento è quello base, monitorizza solo due espressioni, felice o neutrale; non è un problema tecnico aggiungere nuove espressioni ed emozioni, è quello che intendo fare nel corso del tempo».
Wei Xiaoyong in conclusione ha detto:
«Il sistema è utilizzato su dati offline, non posso ottenere un feedback in tempo reale sulle lezioni, i dati raccolti tra le classi servono gradualmente per migliorare l’esperienza di apprendimento dei miei studenti».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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