Nuovo farmaco è forte come la morfina, ma senza gli effetti collaterali

Gli scienziati per uso medico hanno sviluppato un nuovo farmaco che potrebbe essere una scelta più sicura alla morfina. I ricercatori hanno scoperto che le varianti ingegnerizzate di endomorfine, una sostanza chimica naturale presente nel corpo, agisce come come la morfina può eliminare i forti dolori.
Il nuovo farmaco non produce gli effetti collaterali indesiderati che si manifestano con i farmaci a base di oppio. I risultati al momento, si riferiscono solo ai test sui ratti, ma è un inizio promettente per quello che in futuro potrebbe essere un potente e meno problematico antidolorifico.
Farmaci oppioidi comunemente usati per trattare il dolore grave e cronico, nel corso del tempo generano una fase di assuefazione e tolleranza, i pazienti di pari passo con la loro dipendenza, hanno necessità di aumentare le dosi per risentire l’effetto analgesico ottenuto in precedenza con minori dosaggi, ciò comporta situazioni che possono degenerare in pericolosi abusi: l’overdose negli Stati Uniti e nel mondo ogni anno può causare disabilità motoria e depressione respiratoria potenzialmente fatale, con migliaia di morti.
I ricercatori al contrario, hanno scoperto che le endomorfine ingegnerizzate, nei ratti ha prodotto sollievo dal dolore senza i problemi derivanti da farmaci a base di oppio.
James Zadina farmacologo e neuroscienziato della Tulane University School of Medicine, ha detto:
«Gli effetti collaterali con il nuovo farmaco sono stati assenti oppure ridotti. E’ senza precedenti per un peptide dare sollievo da un potente dolore con pochi effetti collaterali».
Gli scienziati nel loro test hanno scoperto che le loro varianti di endomorfine hanno prodotto uguale o maggiore sollievo della morfina senza causare sostanzialmente nei ratti una respirazione più lenta: quando è stata somministrata una potente dose simile alla morfina, gli animali hanno sperimentato una rilevante depressione respiratoria. Inoltre, problemi di coordinazione motoria non sono stati evidenti nei ratti trattati con endomorfine, anche se una rilevante compromissione si è manifestata in animali trattati con la morfina. Il farmaco ingegnerizzato ha anche prodotto meno tolleranza della morfina.
I risultati, pubblicati in Neurofarmacologia, sembrano promettenti, visto come i farmaci a base di oppio sono problematici e distruttivi, ma è presto per utilizzare le varianti neurochimiche dei ricercatori.
Il team spera di iniziare gli studi clinici umani entro i prossimi due anni. Se i risultati di test con le persone mostreranno effetti simili a quelli osservati nei ratti, potremmo davvero sperare di utilizzare un farmaco antidolorifico più efficace e meno pericoloso della morfina.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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