Nuovi caschi per aiutare i medici a vedere le commozioni cerebrali sul campo

Un materiale sviluppato presso l’Università della Pennsylvania può aiutare a rilevare quando un colpo è abbastanza duro da danneggiare il cervello. I ricercatori guidati da Shu Yang per misurare la forza di una collisione hanno creato una striscia chimica che cambia colore al momento dell’impatto. Il materiale potrebbe essere integrato in caschi per gli atleti o soldati. L’obiettivo per mostrare la gravità dell’impatto durante l’incontro di football o per l’esplosione, è di fare qualcosa di simile a una cartina di tornasole, cambia colore secondo l’acidità.
La National Football League (la NFL in America del Nord è una delle quattro principali leghe sportive, il più alto livello professionale di football americano nel mondo), e General Electric stanno finanziando una ricerca per individuare le lesioni cerebrali con esami del sangue e immagini. Il problema è determinare ciò che realmente accade al cervello al momento dell’impatto. Richard Figler, ex medico della squadra dei Browns, lavora presso la Cleveland Clinic ha detto:
«In casi clinici nessuno è stato in grado di prevedere effettivamente quanta forza ci vuole per causare una commozione cerebrale. I giocatori colti di sorpresa da una pallonata da dietro, per esempio, possono accusare commozioni da piccoli impatti, rispetto a quelli che a seguito di un placcaggio, con i loro muscoli del collo che in parte assorbono il colpo. La soglia è molto ampia».
L’Università della Pennsylvania deve svolgere ulteriori ricerche per dimostrare se la tecnologia è in grado di prevedere con precisione le lesioni, piuttosto che misurare la forza di un colpo. Eppure, potrebbe diventare uno strumento integrato nel casco. Il materiale non si basa sulla pigmentazione ma su minuscoli cristalli il cui colore è legato alla loro forma sottostante. E’ lo stesso tipo di “colore strutturale” che produce l’iridescenza delle ali di farfalla e, le piume di pavone, in pratica quando un duro colpo modifica la forma dei cristalli, cambia anche il colore.
Yang un collaboratore di Shu Yang ha detto: «La struttura è molto porosa somiglia a quella di un formaggio svizzero, può essere danneggiata da un colpo».
Il team e colleghi di Shu Yang presso la Villanova University ha testato il materiale con una minuscola sonda che può produrre una forza attentamente controllata. Poi al microscopio hanno esaminato per registrare i cambiamenti di colore. Differenti livelli di forza hanno attivato i cristalli verdi o viola, l’equivalente di un veicolo che impatta su un muro alla velocità di circa 128 km/h.
Shu Yang
ha aggiunto: «Una sfida sarà di misurare la velocità di un impatto, perché la stessa forza a velocità più elevate può essere molto più dannosa. Immaginate il Silly Putty (è un giocattolo a base di silicone polimeri), se si allunga lentamente, non sarà possibile romperlo, ma se si allunga molto veloce, si romperà in fretta».
La maggior parte delle persone mentre recupera completamente da un’unica commozione cerebrale, può andare incontro a rischi di danni permanenti al cervello e depressione quando subisce successive lesioni. Molti genitori e allenatori sono già addestrati a riconoscere a seguito di un colpo i segni di una commozione cerebrale, come i problemi di memoria, lentezza, o mal di testa. Il giocatore può non valutare o nascondere i sintomi, per questo è benvenuto qualsiasi strumento che può aiutare con precisione a identificare quando è in atto una commozione cerebrale.
Gerard Gioia, capo di neuropsicologia presso il Sistema Sanitario Nazionale per bambini a Washington, in conclusione ha detto:
«Il cervello dopo un colpo è in un elevato stato di vulnerabilità, poter rilevare questo problema accaduto in precedenza, metterà più al sicuro l’atleta».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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