Nuova scoperta scientifica potrebbe essere la chiave per affrontare la povertà e la fame nel mondo (video)

I ricercatori del Cold Spring Harbor Laboratory hanno trovato un modo per aumentare i raccolti di mais, alterando una mutazione del gene che controlla la crescita delle cellule staminali, sono stati in grado di aumentare di quasi il doppio il numero di grani di mais prodotti da diverse pannocchie.
La scoperta potrebbe fare una grande differenza per contribuire ad affrontare la sfida globale di nutrire una popolazione mondiale in crescita e aiutare i piccoli agricoltori in tutto il mondo in via di sviluppo a produrre più cibo in piccoli appezzamenti di terreno.
David Jackson ricercatore di Bioscience Technology ha detto:
«C’è grande preoccupazione perché nei prossimi anni non saremo in grado di sfamare tutti, però con rendimenti più elevati di produzione, non solo saremo in grado di nutrire la popolazione in crescita, ma anche, si spera, di migliorare la sostenibilità utilizzando meno terra per l’agricoltura».
Le Nazioni Unite stima in 2,5 miliardi di persone quelle impegnate part-time o a tempo pieno in agricoltura, con il loro lavoro forniscono quasi l’80% del cibo consumato in Asia e Africa sub-sahariana.
La nuova ricerca fornisce una soluzione promettente per questi agricoltori, le famiglie e le comunità che dipendono da loro con un nuovo modo per aumentare la resa delle colture di base, come il mais, senza aumentare la quantità di terra necessaria per farlo crescere.
I ricercatori hanno scoperto che è la mutazione del gene fea3 a causare la crescita in eccesso delle cellule staminali, quindi di un maggior numero di grani. Manipolando la mutazione per far crescere la giusta quantità di cellule staminali, senza bloccare la crescita della pianta, sono stati in grado di creare una coltura con il 50 per cento in più di raccolto di grani di mais. Ciò potrebbe avere un enorme impatto sulla povertà e la fame nel mondo in paesi in  via di sviluppo.
Lo studio confermato dalle Nazioni Unite ha dimostrato che per ogni aumento del dieci per cento dei rendimenti agricoli, vi è una riduzione del sette per cento della povertà in Africa, e di oltre il cinque per cento in Asia, non solo, in generale potrebbe anche avere un enorme impatto sul mondo: la popolazione mondiale attuale è di 7,3 miliardi di persone, entro il 2050 sarà di 9,7 miliardi. La rapida crescita della popolazione aumenterà la pressione sui nostri sistemi alimentari, così come la ricerca di terra e l’ambiente necessario per produrre il cibo. Le colture ad alto rendimento potrebbero alleviare tale pressione per rendere l’agricoltura più sostenibile, richiedendo meno terra per produrre più cibo.

David Jackson in conclusione ha detto:
«Se l’aumento del rendimento dei ceppi di laboratorio saranno replicati nella produzione questa richiederà meno terra per sviluppare l’agricoltura,  il beneficio potrebbe riguardare anche i produttori dei Paesi in via di sviluppo e una vasta gamma di colture».
Il passo successivo per gli scienziati è di vedere se i risultati possono essere applicati ad altri ceppi di mais e altre colture e, soprattutto, se i risultati di laboratorio possono essere replicati in campo, nelle circostanze di crescita non regolate.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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