E’ morto il mostruoso El Niño, soprannominato Godzilla dalla NASA

Il National Oceanic and Atmospheric Administration nel suo aggiornamento mensile, ha detto che El Niño è terminato 15 mesi dopo la sua nascita nel marzo 2015. El Niño è un riscaldamento naturale di zone del Pacifico centrale, in grado di modificare il  tempo in tutto il mondo.
Mike Halpert vice direttore di NOAA Climate Prediction Center ha detto:
«Non è rimasto niente di questo El Niño che ha innescato la siccità in alcune parti dell’Africa e dell’India e ha determinato una stagione record di uragani nel Pacifico. Ha anche contribuito al riscaldamento climatico antropodenico con il record di 12 mesi caldi».
Kim Cobb professoressa presso la Facoltà di Scienze Atmosferiche della Terra della Georgia Institute of Technology, esperta di coralli ha detto:
«El Niño terminato nel giugno del 2016 sarà ricordato come uno dei tre più forti mai registrati, insieme con quello del 1997-1998 e 1982-1983. Le temperature in alcune parti del Pacifico centrale, erano molto più calde, hanno causato più danni di quelli registrati nel 1997-1998, a livello mondiale per i prossimi decenni rimarranno profonde cicatrici nella geografia e l’aspetto delle barriere coralline».
Mark Eakin coordinatore del programma Coral Reef Watch National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), ha detto:
«L’ultimo El Niño ha causato alcuni dei peggiori sbiancamenti  dei coralli».
Mike Halpert vice direttore di NOAA Climate Prediction Center ha aggiunto:
«In California molti avevano riposto le speranze sull’effetto El Niño per fermare la siccità, in genere porta più pioggia nel Sud della California, purtroppo come aveva avvertito il NOAA, la siccità per mancanza di pioggia era troppo estesa per essere risolta dall’ultimo El Niño».
La Terra ora è nella zona neutra del ciclo naturale di El Niño, tra poco tempo all’inizio dei mesi estivi farà il suo ingresso La Niña più fresca generalmente porta più uragani verso l’Atlantico, meno nel Pacifico. Gli studiosi sottolineano che potrebbe provocare insolite ondate di gelo in alcune zone degli Stati Uniti, in particolare sui settori nordorientali. Forte siccità potrebbe investire il Brasile, mentre piogge torrenziali potrebbero colpire alcune parti dell’Australia, dell’Indonesia e della Malesia. Potrebbe fare più freddo del normale in Africa, Sud America, Europa e Canada.
Il NOAA in conclusione ha detto che le temperature del globo con El Niño appena concluso sono state circa 0,8 gradi più calde rispetto a quelle riscontrate con El Niño del 1998.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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