L’India vieterà le automobili senza conducente per proteggere i posti di lavoro

Nitin Gadkari, ministro dei trasporti e delle autostrade dell’India sulla sperimentazione di auto senza conducente in atto in tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Corea del Sud, dalla Germania, all’Australia, ai giornalisti ha detto che non accadrà in India: «Non permetteremo auto senza conducente in India. Sono molto chiaro su questo».
La dichiarazione del ministro non è stata una riflessione preoccupata per la sicurezza, piuttosto, il rifiuto di veicoli a guida autonoma che potrebbero togliere posti di lavoro agli autisti nel paese. Ha detto:
«Non permetteremo alcuna tecnologia che toglie i posti di lavoro. In un paese in cui c’è disoccupazione, non puoi avere una tecnologia che finisce per togliere i posti di lavoro delle persone.
L’India in realtà ha bisogno di circa 22.000 conducenti commerciali, il governo è al lavoro per aprire una serie di strutture di formazione in tutto il paese al fine di ottenere nel corso dei prossimi anni più di 5.000 conducenti professionisti sulla strada».
Tuttavia, l’India secondo quanto detto da Travis Kalanick ex CEO di Uber e da Sundar Pichai CEO di Google, probabilmente in tempi brevi non può gestire le automobili senza conducente perché il tipo di strade, il traffico caotico in alcune parti del paese rende difficile l’introduzione sicura della tecnologia senza conducente sulle strade.
Tata Elxsi compagnia indiana di progettazione (comprende tecnologia, creatività e ingegneria), da qualche tempo sta cercando di risolvere questi problemi sperimentando i veicoli senza conducenti su una pista progettata per assomigliare alle strade e al traffico dell’India, con pedoni, bestiame, mancanza di segnaletica.
La presa di posizione del ministro Nitin Gadkari, sicuramente non ha reso felice Tata Elxsi per l’impatto negativo che avrà sul suo business plan.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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