Le leggi che vietano il suicidio assistito spingono sempre più persone a andare in Svizzera

“Andare in Svizzera” potrebbe portare alla mente l’emozione di sciare sulle Alpi o comprare scatole di deliziosi cioccolatini, in alcuni paesi, “andare in Svizzera” è diventato un eufemismo per indicare il suicidio assistito.
La Svizzera (oltre l’Olanda e lo Stato dell’Oregon negli Stati Uniti) è uno dei pochi posti al mondo che permette il suicidio assistito. Il recente studio pilota condotto da ricercatori presso l’Università di Zurigo ha esaminato il numero di suicidi assistiti di cittadini e residenti non svizzeri registrati tra il 2008 e il 2012 nella banca dati dell’Istituto di medicina legale di Zurigo. E’ emerso che quello che chiamano “turismo del suicidio” pari a 611 casi in quattro anni era raddoppiato.
La Svizzera ha sei organizzazioni che aiutano a morire circa 600 persone l’anno. Dignitas, la più grande tra queste organizzazioni, è gestito da un team di medici, consulenti legali e non medici (ogni anno quattro di queste organizzazioni aiutano al suicidio 150-200 stranieri). La classifica vede ai primi dieci posti la Germania (268 suicidi), il Regno Unito (126), la Francia (66), l’Italia (44), USA (21), seguiti da Austria (14 suicidi), Canada (12), Spagna (8), Israele (8) e Australia (5).
L’avvocato Julian Mausbach tra gli autori dello studio, ricercatore presso il centro universitario di Zurigo, eccellenza per medicina, etica e diritto, sul “turismo del suicidio” ha detto che «In altri paesi le leggi e regolamenti, rendono difficile il suicidio assistito. In dettaglio:
– è vietato in Italia e nel Regno Unito;
– è permesso in Lussemburgo, Washington e Montana solo se il paziente è un malato terminale;
– in Germania nel codice penale non ci sono leggi specifiche, ma il codice di condotta dell’associazione dei medici del paese vieta di aiutare le persone a suicidarsi. I medici possono anche essere ritenuti penalmente responsabili se presenti a un suicidio assistito non avviano procedure di rianimazione;
in Francia è illegale e punibile con tre anni di reclusione indurre qualcuno a commettere il suicidio. I medici in Francia come in Germania possono essere ritenuti penalmente responsabili per fornire aiuto a persone che chiedono assistenza per il suicidio.
Il codice penale svizzero è in netto contrasto con i regolamenti di altri paesi, consente il suicidio assistito solo in presenza di malattia terminale, sofferenza insopportabile, un volontario desiderio di morire, anche se prevede che «Chiunque per motivi egoistici istiga o aiuta l’altro a commettere o tentare di suicidarsi può essere multato o incarcerato fino a cinque anni».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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