La Giamaica negli aeroporti propone distributori di marijuana per i turisti

La Giamaica dopo la legalizzazione sta progettando per i turisti di installare chioschi per l’erogazione di marijuana al fine di disciplinare un mercato della droga in crescita e rimpinguare le casse pubbliche.
Il nuovo Cannabis Licensing Authority (CLA) sta elaborando un piano per i chioschi appena due mesi dopo che piccole quantità di droga sono state finalmente legalizzate in un paese dove la marijuana da tanto tempo fa parte della cultura.
Winston De La Haye, presidente della commissione medica del CLA, come riportato dal sito Jamaica Gleaner ha detto:
«Abbiamo avuto il nostro primo incontro, il mio pensiero è che avremmo bisogno di un paio di settimane per la stesura di un adeguato documento politico. Dobbiamo muoverci rapidamente per colmare eventuali lacune giuridiche in un fiorente mercato di marijuana».

Nature giamaicano fuma marijuana
Giamaica mercoledì 15 aprile 2015 – Uomo giamaicano conosciuto come Nature fuma marijuana fuori del Trench Town Culture Yard Museum a Kingston, dove lavora come guida turistica. Nature, come la maggior parte degli aderenti al movimento Rastafariano, ha detto che fuma a fini spirituali. (David McFadden, The Associated Press)

I distributori dovrebbero essere situati negli aeroporti e porti marittimi, presidiati da una persona con formazione medica, questi ai turisti che hanno una prescrizione medica per l’estero, durante il loro soggiorno dovrebbe concedere il permesso per l’acquisto, il trasporto e l’utilizzo di 56 grammi di marijuana.
I membri del CLA rilevano che le licenze per la marijuana potrebbero portare entrate economiche per il governo, come accade in Canada e Stati Uniti. I chioschi sarebbero anche un modo semplice per mantenere il controllo in un luogo che è popolare tra i turisti che amano ingerire la genuina marijuana giamaicana.
Hyacinth Lightbourne presidente del CLA ha detto:
«I distributori proposti sarebbero “essenziali” per l’uso terapeutico del farmaco per le persone che hanno una prescrizione con un permesso del Ministero della Salute. Se non hanno una prescrizione, possono fare l’autodichiarazione, questa durante il loro soggiorno permetterà di avere 56 grammi di marijuana».
Il sito The Cannabist riporta che sull’isola caraibica, per ogni famiglia è consentita la coltivazione di cinque piante di cannabis e che ora gli adulti appartenenti al movimento religioso dei rastafariani per la prima volta da quando il movimento è stato fondato nel 1930 possono usare la marijuana per scopi religiosi e sacramentali.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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