La Ferrari per tenere a bada gli hacker, affida a Kaspersky Lab la protezione dei suoi computer

Quando si sviluppa la tecnologia che guida alcune delle auto più veloci del mondo, si vuole fare in modo che nessuno possa avere accesso a ciò che è memorizzato sul computer.
La Ferrari con il numero di attacchi informatici in aumento, ha deciso di servirsi della sicurezza informatica fornita da Kaspersky Lab (già sponsor ufficiale della scuderia di Maranello).
I prodotti Kaspersky d’ora in poi, saranno utilizzati non solo per proteggere i computer d’ufficio e dei dispositivi mobili utilizzati dai dipendenti, ma anche i computer della linea di produzione. Kaspersky ha adattato una soluzione finale che garantisce la protezione dei processi produttivi e la sicurezza dei conducenti durante gare.
Vittorio Boero, chief information officer della Ferrari ha detto:
«Guardando alla perfezione in tutte le aree della nostra attività, abbiamo deciso di migliorare la situazione generale della sicurezza ICT della Ferrari. Per proteggere la nostra proprietà intellettuale, abbiamo deciso di affidarci a un forte partner tecnologico all’avanguardia per una soluzione completa di sicurezza IT. Abbiamo scelto di Kaspersky Lab per la qualità del loro prodotto finale e perché hanno particolari prodotti che possono essere sviluppati specificamente per soddisfare i nostri bisogni. Non vediamo l’ora di sviluppare ulteriormente la nostra collaborazione nel campo tecnologico, quest’accordo di cinque anni è solo la prima tappa».
Eugene Kaspersky, CEO e co-fondatore di Kaspersky Lab, ha detto:
«Kaspersky Lab anche se opera in un settore molto diverso, è legata alla Ferrari da due qualità fondamentali: la massima velocità e l’azione a trovare sinergie. Nel nostro campo siamo come la Ferrari, veloci a reagire alle minacce e fornire immediate soluzioni, così  come a essere veloci a trovare nuovi, originali approcci al paradigma della sicurezza in generale».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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