Ischia ha riportato in vita l’utilizzo del Pontese, la sua antica moneta

Sull’isola vulcanica di Ischia, a sud-ovest di Napoli, è stata riportata in vita una moneta antica. Giuseppe Lanfreschi, presidente del Consorzio di Ischia ha detto:
«Il Pontese sarà la prima moneta reale del Borgo di Ischia, al centro riporta figure ispirate dalla sua storia romana, ha un valore di 12 euro, grazie a un’iniziativa culturale, residenti e visitatori potranno utilizzarla come pagamento per l’ingresso in alcuni luoghi d’interesse storico, o semplicemente tenerla come souvenir.
Il Pontese oltre ad essere utilizzata come una sorta di moneta, serve a promuovere la storia e la cultura di Ischia, spesso trascurata in favore dell’irresistibile fascino di Capri.
Abbiamo creato la moneta in modo artigianale, è stata fatta da artisti locali, soprattutto per un valore emozionale, è parte della nostra Ischia, può essere tenuta come souvenir, o utilizzata in cambio di determinati servizi o merci».

Caratteristiche del Pontese
Un lato della moneta mostra un grifone alato, il logo di Aenaria, il nome romano di Ischia. L’altro lato mostra la prua di una galea romana (foto sopra), proprio come le monete in uso nell’antica Roma (vedi altre foto).
La moneta, per il momento potrà essere utilizzata solo in un limitato numero di siti nel borgo di Ischia Ponte, ad esempio, per pagare l’ingresso alla città sommersa di Aenaria. L’idea per il futuro è di espandere l’uso del Pontese per acquistare una vasta gamma di oggetti di Ischia Ponte.

Aenaria città sommersa
Aenaria prende il nome dal latino “aenum“, significa “metallo“, era sede di un centro metallurgico industriale romano tra il IV secolo a.C. fino al 130-150 d.C., quando fu improvvisamente distrutta da un’eruzione vulcanica o un terremoto.
Oggi, la città giace sommersa a una profondità di nove metri, i visitatori possono esplorare il porto e le parti del piccolo centro della città.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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