Incredibile scoperta, nuovi biocarburanti ricavati dai noccioli delle olive, quelli che tutti gettano via

I noccioli di oliva possono essere trasformati in bioetanolo, un carburante rinnovabile che può essere utilizzato come alternativa alla benzina o diesel

Lo sviluppo dell’industria di trasformazione delle olive è occasione preziosa per sfruttare, nel migliore dei modi, quattro milioni di tonnellate di rifiuti annuali di noccioli d’oliva, per riciclarli in combustibili.
Il processo di trasformazione, sviluppato da ricercatori spagnoli della “Universities of Jaén and Granada”, è stato pubblicato, nella Gazzetta di tecnologia chimica e biotecnologica.
Il ricercatore Sebastián Sánchez, ha detto:
“I bassi costi di trasporto e trasformazione delle olive, spingerà l’industria a produrre biocarburanti (*).
Il bioetanolo è più utilizzato nelle automobili, ma la sua produzione da colture alimentari, come il granoturco è controverso perché utilizza preziose risorse del territorio e minaccia la sicurezza alimentare.
I noccioli d’oliva, prodotto nel settore della trasformazione d’olio d’oliva e delle olive da tavola, rappresenta circa un quarto del totale del frutto. E’ ricco di polisaccaridi che possono essere suddivisi in zucchero e poi fermentati per produrre etanolo“.
Fonte:Telegraph
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(*) Nota a margine
In questo interessante articolo, che vi invito a leggere, scopro con stupore, che:
“Ci sono caldaie, pensate e costruite in Italia, che utilizzano quale combustibile il nocciolo di oliva, che rendono più del Gpl, hanno costi di gestione bassissimi e soprattutto non inquinano. Si è scoperto che il potere calorico che genera il nocciolo di sansa è maggiore rispetto a quello del pellet, della legna, perfino del Gpl: più calore a un costo inferiore”.
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1 thought on “Incredibile scoperta, nuovi biocarburanti ricavati dai noccioli delle olive, quelli che tutti gettano via

  1. E’ una vita che esistono caldaie che vanno a sansa, i noccioli di oliva dopo l’estrazione l’estrazione dell’olio. Lo so perché QUI e QUI. Ciao.

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