Il caso del furto della Nymphaea Thermarum, estinta in natura, è una delle piante più rare del mondo

Il giglio d’acqua Nymphaea Thermarum, pianta rara virtualmente estinta era custodita al Kew Gardens di Londra. Gli esperti hanno detto che il responsabile del furto potrebbe essere un ossessionato collezionista.
La pianta attualmente è nota non esistere in natura, la polizia inglese sul furto ritiene che abbia avuto luogo il 9 gennaio 2014. Il giglio di acqua è stato preso da un piccolo stagno in una casa di vetro presso il Kew Gardens (I Royal Botanic Gardens è il nome ufficiale di Kew Gardens. Se non si ha familiarità con la struttura, o semplicemente si vuole vedere qualche bel paesaggio, ecco un video).

Ari Shapiro corrispondente di NPR a Londra, ha detto:
«Il fiore non più grande di una monetina (vedi). I botanici l’hanno scoperto nel 1987 in una sorgente naturale in Ruanda. Il giglio è scomparso dal suo habitat eccessivamente prosciugato. Pochi anni fa, un botanico del Kew Gardens ha scoperto come propagare il fiore. Ha bisogno di temperature precise e specifiche quantità di anidride carbonica e ossigeno.
I funzionari presso i Royal Botanic Gardens hanno detto che è impossibile mettere un prezzo sul fiore, il colpevole potrebbe essere un collezionista desideroso di possedere una delle piante più rare al mondo».
Eberhard Fischer botanico tedesco, il primo a scoprire il fiore, ha detto:
«Ho sentito parlare del furto, per me è il lavoro di un fanatico collezionista, ha pagato qualcuno per avere questa rara specie. E’ un furto simile a quello di un quadro d’inestimabile valore per la propria collezione, non per vendere».
Il sito Kew Gardens offre questa spiegazione sul fiore forse il più raro sulla Terra:
«Il suo habitat naturale sulla Terra è noto essere solo in un luogo in Mashyuza, nel sud-ovest del Ruanda. Tuttavia, è sparito da lì circa due anni fa a causa di un eccessivo sfruttamento della sorgente termale che alimenta questo fragile habitat. L’acqua non ha più raggiunto la superficie, con conseguente essiccazione dei pochi metri quadrati, dove questa specie cresceva, nessuna pianta è sopravvissuta in natura».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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