Ho scoperto un lavoro affascinante, leggere giornali e libri per chi lavora nelle fabbriche di sigari cubani

Cuba, nonostante un calo delle vendite imputabile alla recessione, continua a essere il più grande produttore mondiale di sigari. Da cosa dipende questo successo? Scopriamolo con Michael Voss

Michael Voss, corrispondente della BBC all’Avana, è andato in una fabbrica di sigari. Ecco il suo reportage.
L’aria nella fabbrica di sigari H Upmann nel quartiere Vedado all’Avana è spessa, il profumo pungente è quello del tabacco.
Fa caldo e umido. Non c’è aria condizionata perché potrebbe asciugare le preziose foglie di tabacco.
In fabbrica nel reparto principale, fila dopo fila, uomini e donne, fianco a fianco, seduti su lunghe panche di legno, arrotolano le foglie di tabacco per farle diventare pregiati sigari.
Cuba è famosa per la produzione di sigari fatti a mano. Il lavoro è molto specializzato ma monotono, richiede concentrazione, non c’è tempo per chiacchierare con i colleghi di lavoro.
Nella grande stanza su un piano rialzato c’è un palco, qui un uomo si siede davanti a un microfono per leggere le notizie ad alta voce. A Cuba molte fabbriche di sigari continuano a mantenere viva l’antica tradizione d’impiegare una persona a leggere giornali e libri per aiutare i lavoratori a trascorrere giornate meno pesanti. La tradizione risale al 1860, all’epoca sceglievano una sigaraia in grado di leggere con una bella voce.
Gricel Valdes-Lombillo
, ex insegnante di scuola, da venti anni è il lettore ufficiale di questa fabbrica. La mattina legge le notizie del Granma, il giornale ufficiale del Partito Comunista Cubano, poi, durante la giornata torna sul palco per leggere un libro. Gricel Valdes-Lombillo, dice:
“E’ un lavoro che non mi stanca. Mi sento una persona utile perché dono a tutti un po’ di conoscenza e cultura. I lavoratori qui mi vedono come consigliere, consulente culturale, uno che conosce il diritto, la psicologia e l’amore.
Terminata la lettura del giornale, i lavoratori avanzano richieste su temi che vorrebbero ascoltare durante la giornata. Possono scegliere argomenti che vanno dai romanzi classici e moderni come il Codice da Vinci, così come libri occasionali che trattano svariati argomenti come il giardinaggio e il bricolage.
Il giorno che ho visitato la fabbrica – sottolinea Michael Voss – Gricel stava leggendo un libro tra i più preferiti, Il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas.
Il libro, una vecchia edizione, si mostrava logoro, probabilmente stampato molto tempo prima della rivoluzione cubana“.

Dizione e recitazione
Zoe Nocedo,
direttore del museo del sigaro all’Avana, spiega:
“Ogni lavoratore della fabbrica di sigari, partecipa con il suo contributo alla paga del lettore di libri e giornali. In passato queste figure considerate influenti, non erano ben viste dalle autorità e dai proprietari delle fabbriche (i lavoratori di sigaro avevano la reputazione di essere considerati tra i gruppi più istruiti e politicamente attivi).
Per un po’ l’utilizzo dei lettori di giornali e libri si diffuse anche nelle fabbriche di sigari in Florida, Messico e Spagna. Oggi, la tradizione sopravvive solo a Cuba, nelle fabbriche di sigari operano circa duecentocinquanta “lectores”.
La tradizione vuole che alcuni tra i migliori marchi di sigari cubani prenda il nome dai libri preferiti dai lavoratori. La fabbrica H Upmann, per esempio, produce due marchi di fama internazionale – Montecristos (nome del libro di Dumas) e Romeo y Julieta (il libro di William Shakespeare).
La fabbrica di sigari H Upmann è stata inaugurata nel 1840, ora, ufficialmente si chiama José Martí Fabbrica di Sigari.

Curiosità
Il Presidente americano John Fitzgerald Kennedy fu un accanito fumatore di sigari cubani, i suoi preferiti erano i  Petit Upmann.
La leggenda narra che il Presidente Kennedy la notte prima di firmare l’embargo a Cuba, inviò a Washington il suo addetto stampa Pierre Salinger con l’incarico di comprare il maggior numero di sigari disponibili. Pierre, tornò con circa 1.200 sigari.
Cuba, nonostante l’embargo, resta il primo produttore, venditore di sigari fatti a mano. Tra i segreti di questo successo, senza nulla togliere alla qualità delle coltivazioni di tabacco e all’abilità della forza lavoro, potrebbe essere aggiunto l’apporto di queste leggendarie figure dei lettori di libri.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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