Il Giappone ha appena inventato le api robot per impollinare la terra (Video)

Gli scienziati in un esempio di vita che imita l’arte, in questo caso riguarda le api episodio di Black Mirror, hanno realizzato la tecnologia dell’ape robot impollinatore.
Il team del National Institute of Advanced Industrial Science and Technology (AIST) in Giappone ha progettato il dispositivo con una combinazione di crine, soffici fibre di origine animale intrise di un particolare gel che facilita il trasferimento del polline e droni che costano 100 dollari. Le api robot si comporta come quelle reali, volano di fiore in fiore, catturano il polline dagli stami (gli organi maschili) di un fiore ai pistilli (gli organi femminili).
Eijio Miyako, chimico di AIST per caso nel 2007 ha creato il gel appiccicoso di ioni, considerato un errore, non l’ha più utilizzato per un decennio. La sorpresa dopo molti anni è stata quella di trovarlo ancora appiccicoso, ha pensato che sarebbe stato perfetto per il suo nuovo progetto.
Eijio Miyako ora è il responsabile del progetto “Api-robo”, il video per la prima volta ha mostrato un drone ape  che ha impollinato con successo un fiore, in questo caso si tratta di gigli giapponesi.

Cosa c’è di sbagliato con le api normali? La risposta è “niente”, tranne che stanno morendo a un ritmo senza precedenti. La morte delle api anche se in un primo momento è stato un mistero, ora la situazione è più chiara, Time nel 2014, ha riferito lo studio di School of Public Health di Harvard, ha evidenziato la responsabilità dei pesticidi per il cosiddetto “Colony Collapse Disorder (CCD), il fenomeno in cui le api operaie senza preavviso, improvvisamente lasciano una colonia. I pesticidi in questione sono quelli che contengono neonicotinoidi (NNIS), sono parzialmente o completamente vietati in Europa, Canada e Stati Uniti.
Il cambiamento climatico potrebbe essere un altro fattore di responsabile della moria di api, uno studio del 2015 pubblicato sulla rivista Science ha dimostrato che decine di specie di bombi negli Stati Uniti sono state colpite dalla perdita di habitat e l’aumento della temperatura. Australasian Beekeeper riporta che la popolazione di api in Australia è in crisi, il numero di api è sceso al livello più basso, gli apicoltori stanno combattendo le malattie delle api con antibiotici, il rischio è di contaminare il miele.
Oltre 900 studi di revisione paritaria meglio nota con il termine inglese peer review (indica la procedura di selezione degli articoli o dei progetti di ricerca proposti da membri della comunità scientifica, fatta attraverso una valutazione esperta eseguita da specialisti del settore per verificarne l’idoneità alla pubblicazione scientifica su riviste specializzate o, nel caso di progetti, al finanziamento degli stessi), hanno indicato che i neonicotinoidi (NNIS) stanno producendo effetti negativi sugli impollinatori, purtroppo sono ancora legali e largamente usati in Australia.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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