Facebook cede alle critiche,ora non permette più di postare video di gente decapitata

Facebook non permette più di postare video di gente con la testa decapitata. In particolare  ha modificato la sua strana presa di posizione, assunta in precedenza, quando aveva detto che i video di decapitazione non infrangono le sue norme sul contenuto grafico.
Facebook recentemente per giustificare la sua decisione di non togliere un video raccapricciante di un uomo mascherato (presumibilmente un messicano appartenente al famigerato cartello della droga Zeta, tra i più potenti e spietati), filmato nell’atto di decapitare con un coltello una donna viva, inginocchiata (più di 40.000 persone hanno condiviso il video), aveva detto:
«Le persone hanno condiviso questo video su Facebook per condannarlo. Proprio come i telegiornali che spesso mostrano sconvolgenti immagini di atrocità, le persone possono condividere sconvolgenti video su Facebook per aumentare la consapevolezza delle azioni o cause … anche se questo video è scioccante, il nostro atteggiamento è progettato per salvaguardare i diritti delle persone di descrivere, rappresentare e commentare il mondo in cui viviamo».
Facebook pressato da più parti anche dalle lamentele che altre raffigurazioni di decapitazioni erano state rimosse, ha rivisto la sua presa di posizione, ora il taglio della testa di qualcuno non può essere postato perché viola gli standard della comunità. E’ ciò che ha detto un rappresentante di Facebook alla BBC:
«Sulle richieste pervenute, provvederemo a rimuovere questi video, mentre valuteremo la nostra politica e l’approccio a questo tipo di contenuto».
Facebook spesso è stato criticato per il suo metodo di valutazione censorio, basti pensare che ancora non consente la pubblicazione delle immagini di donne che allattano al seno, ma poi nei fatti sul social network gira di tutto e nessuno dei responsabili chiarisce effettivamente cosa è lecito e cosa non lo è.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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