Ecco ReThink il software creato da una quindicenne per bloccare il cyberbullismo

Grazie alla convinzione di anonimato offerto da Internet (per quanto riguarda il 99,8% dei navigatori non è così), per molti è fin troppo facile digitare qualcosa di offensivo e pubblicarlo senza considerare le conseguenze. Che cosa succede se i potenziali bulli prima di cliccare su invio sono costretti a fermarsi a riflettere sul peso delle loro parole?
Trisha Prabhu, ha 15 anni, innovatore, imprenditore sociale, fondatore di ReThink, attualmente come matricola frequenta la Neuqua Valley High School a Naperville, Illinois, ha scritto:
«La mia ricerca mi ha portato a trovare diverse soluzioni innovative ai problemi che affliggono la società, compreso il cyberbullismo. Ho avuto la possibilità di parlare in varie piattaforme nazionali e internazionali, le scuole e le comunità per aumentare la consapevolezza sul flagello del cyberbullismo, smettere l’odio su internet, impegnarsi a diffondere positività e tolleranza in tutto il mondo.
Sono sempre stata affascinata dal funzionamento interno del cervello e come incide sulla nostra vita. Nel 2012, dopo la morte di mia zia in un incidente sulla strada, mi sono immersa sulla distrazione cognitiva del cervello e la ricerca di soluzioni efficaci per evitare incidenti mortali dovuti a guida distratta. Più tardi, nel 2013, sono rimasta scioccata a sentir parlare di suicidio di una bambina di undici anni a causa di bullismo su Internet, ho cercato di trovare una soluzione per il cyberbullismo. Ho creato un programma software chiamato ReThink (ripensare), ferma il cyberbullismo alla fonte prima che il danno sia fatto. E’ stato selezionato tra i finalisti di Google Science Fair 2014».
ReThink (ripensare), riconosce le frasi di bullismo di uso comune quando sono digitate su un computer, in pratica il cyberbullo dopo aver scritto una frase vede visualizzata una finestra pop-up, con questa domanda: “Sei sicuro di voler fare questo?“. I bulli come evidenziato dagli studi di Trisha Prabhu nel 93 per cento dei casi cancellano le loro parole.
I Centers for Disease Control and Prevention (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie sono un importante organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d’America), nel 2014, hanno riferito che il 14,8 per cento degli studenti a livello nazionale ha denunciato di essere stato vittima di bullismo. Considerando questa impressionante statistica, le applicazioni mobili, programmi informatici, iniziative social anti-bullismo, come il ReThink di Trisha Prabhu, hanno il potenziale per aiutare molte persone.
Per scaricare ReThink per i vostri studenti e bambini, per installare ReThink su un dispositivo Android clicca qui o visita Google Play Store sul dispositivo e cerca “rethinkwords”.

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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