Ecco James Webb Space Telescope il più grande telescopio del mondo, sarà inviato nello spazio nel 2018 (video)

La NASA, l’ESA e il CSA in una collaborazione globale con un team di oltre un migliaio di scienziati e ingegneri, sta costruendo James Webb Space Telescope (JWST), noto come Webb è progettato per diventare il più grande telescopio mai inviato nello spazio. Più grande e più potente del suo famoso predecessore, il telescopio spaziale Hubble, il telescopio Webb sarà in grado di osservare alcune delle prime luci che siano mai esistite nell’universo e, eventualmente, trovare indizi sulla nostra provenienza.
Webb permetterà di fare un gigantesco balzo in avanti nella nostra ricerca per capire l’Universo e le nostre origini, esaminerà ogni fase della storia cosmica: dai primi bagliori luminosi dopo il Big Bang alla formazione delle galassie, stelle e pianeti per l’evoluzione del nostro sistema solare. Gli obiettivi scientifici di Webb possono essere raggruppati in quattro temi:
La fine del Medioevo: Prima Luce e reionizzazione cerca di identificare i primi oggetti luminosi che si sono formati nell’Universo primordiale, e seguire la storia di ionizzazione.

La riunione delle  Galassie determinerà come le galassie e la materia oscura, compreso il gas, stelle, metalli, strutture fisiche (come braccia a spirale) e nuclei attivi si sono evoluti fino ai giorni nostri.

La nascita delle stelle e dei sistemi protoplanetari si concentra sulla nascita e lo sviluppo precoce di stelle e la formazione dei pianeti.

Sistemi planetari e le origini della vita studiano le proprietà fisiche e chimiche dei sistemi solari (compreso il nostro) e dove possono essere presenti i mattoni della vita.

Le osservazioni necessarie per realizzare questi obiettivi richiedono un telescopio in grado di studiare l’Universo in luce infrarossa, per questo Webb ha bisogno di essere raffreddato fino a una temperatura che si trova a poche decine di gradi sopra lo zero assoluto, per raggiungere quest’obiettivo risiederà lontano dalla Terra in corrispondenza della zona L2.

L’orbita di Webb, perché ha bisogno di essere in L2?
James Webb Space Telescope in primo luogo osserverà la luce infrarossa da oggetti deboli e molto distanti. Il problema è che tutti gli oggetti, compresi i telescopi, emettono luce infrarossa. Per evitare di coprire i segnali astronomici molto deboli con le radiazioni dal telescopio, Webb e i suoi strumenti devono essere molto freddi, per questo ha un grande scudo che blocca la luce dal Sole, la Terra e Luna (altrimenti si surriscalda e interferisce con le osservazioni). Il telescopio per ottenere queste condizioni deve essere in un’orbita dove i tre corpi celesti si trovano nella stessa direzione. La risposta è stata di collocare Webb in un’orbita attorno al punto L2 (l’orbita L2 è un’orbita ellittica semi-stabile attorno al secondo punto di Lagrange, si tratta di una delle cinque soluzioni al problema dei tre corpi celesti elaborate nel 18° secolo dal matematico Joseph – Louis Lagrange, studiate per cercare una configurazione stabile in cui i tre corpi celesti potrebbero orbitare reciprocamente e rimanere ancora nella stessa posizione rispetto all’altro. Hanno trovato cinque soluzioni chiamate i cinque punti di Lagrange in onore del loro scopritore).
James Webb Space Telescope (a volte chiamato JWST e Webb), sarà un grande telescopio a infrarossi con uno specchio primario di 6,5 metri. Il lancio come da progetto è previsto nel 2018.
Webb sarà il primario osservatorio del prossimo decennio per servire migliaia di astronomi di tutto il mondo. Si studierà ogni fase della storia del nostro Universo, dai primi bagliori luminosi dopo il Big Bang, alla formazione di sistemi solari in grado di sostenere la vita su pianeti come la Terra, all’evoluzione del nostro Sistema Solare.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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