Ecco il profilattico del futuro, realizzato con fibre di erba, è più sottile di un capello, ma più forte del lattice

I profilattici salvano la vita, aiutano a prevenire l’HIV, il problema è convincere la gente a utilizzarli in modo coerente. La creazione di preservativi più sottili, comodi per le persone, ben disposte a utilizzarli, è una priorità di salute pubblica.
E’ di questi giorni l’annuncio di un team di scienziati del Queensland University sostiene di aver utilizzato fibre della Spinifex, un’erba originaria del continente australiano, per creare un profilattico sottile come un capello umano, ma come un preservativo in lattice convenzionale è forte ed efficiente a fermare le malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze non pianificate.
I ricercatori del Queensland University in collaborazione con gli aborigeni della regione del Camooweal nel nord-ovest del Queensland, hanno sviluppato un metodo di estrazione di nanocellulose dall’erba che può essere utilizzato come additivo nella produzione di lattice.
Darren Martin professore di Bioingegneria e Nanotecnologie del Queensland University (AIBN) ha detto:
«Il bello della nostra nanocellulosa è di essere una membrana più forte e più sottile, morbida e flessibile, è il che equivale al Santo Graal della gomma naturale. Negli Stati Uniti abbiamo testato la nostra formulazione di lattice su una linea di produzione commerciale di preservativi, abbiamo condotto prove di gonfiaggio, scoppio, misura del volume e pressione. Rispetto al campione di controllo di lattice commerciale, in media abbiamo ottenuto un aumento delle prestazioni del 20 per cento in pressione e il 40 per cento in volume.
Prevediamo di poter progettare un preservativo in lattice che è circa il 30 per cento più sottile, ma con un lavoro di ottimizzazione del processo, saremo in grado di rendere i profilattici ancora più sottili. Lo scorso anno durante la prima fase di test siamo stati in grado di scendere a 45 micron, che è circa lo spessore di un capello. I preservativi in lattice tradizionali in genere variano da circa 50 a 100 micron di spessore.
E’ sorprendente che con il rischio di malattie sessualmente trasmissibili e l’aumento di gravidanze non pianificate, solo il 60 per cento di studenti delle scuole superiori sessualmente attivi abbia ammesso di aver utilizzato un preservativo l’ultima volta che ha fatto sesso. Il dato è sempre più preoccupante, infatti, Bill Gates recentemente ha offerto borse di studio di 100.000 dollari per creare un preservativo che migliora il piacere, piuttosto che soffocarlo.
Finora le idee migliori sono quelle di:
Benjamin Strutt responsabile del team Cambridge Design Partnership, Cambridge (Inghilterra) per la progettazione di un preservativo maschile prodotto con un materiale anisotropo che cambia caratteristiche secondo la direzione considerata, in grado di fornire una misura universale, stringendosi con delicatezza durante il rapporto sessuale, migliorando la sensazione all’affidabilità;
Willem van Rensburg di Kimbranox Ltd. in Sud Africa metterà alla prova il Rapidom, un preservativo che può essere applicato con un unico movimento.
L’innovazione del profilattico potrebbe essere proprio il materiale utilizzato per la sua produzione, naturalmente quello proposto dal team di scienziati del Queensland University non è solo di fibra di erba, essenzialmente il lattice è mescolato con nanocellulose, è un materiale sottile ma resistente con proprietà simili al Kevlar.
I ricercatori hanno in programma di estrarre le nanocellulose dall’erba spinifex, che le comunità indigene in Australia hanno usato per millenni per legare le punte della lancia alle aste di legno.
Il processo per produrre nanocellulose dall’erba attraverso il passaggio in piccolissimi fori per estrarre le nanofibre è molto simile a quello utilizzato per produrre rayon per l’abbigliamento. Le nanocellulose in seguito sono sospese in acqua, dove possono essere facilmente miscelate con il lattice a base d’acqua. Il risultato è un prodotto in lattice così sottile che può essere appena percepito.
I ricercatori oltre a creare i preservativi più sottili, stanno esplorando anche la possibilità di produrre guanti in lattice ultra sottile per i chirurghi.
Darren Martin in conclusione ha aggiunto:
«In teoria, un prodotto composto con meno lattice e più nanocellulose in generale potrebbe abbassare i prezzi, aiutare i produttori a risparmiare denaro».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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