Creato il laccio emostatico neurale, riduce l’emorragia post-partum, principale causa di morte materna in tutto il mondo

Chris Czura, vice-presidente dell‘Istituto Feinstein per la ricerca medica, a Long Island, sul “laccio emostatico neurale” ha detto:
«E’ un vero e proprio atto di fede, stimoliamo un nervo per tenere sotto controllo l’emorragia, quando l’abbiamo indicato ai chirurghi, ci hanno guardato con sorpresa».
La realtà è che quindici anni di ricerca da parte del team Feinstein hanno costruito ampie prove per questo esempio di medicina bioelettronica, utilizza la stimolazione neurale per prevenire o fermare emorragie pericolose per la vita. Ora i ricercatori stanno lanciando un importante trial clinico per mostrare al mondo che la loro “strana idea” funziona, effettivamente può salvare la vita.
La nuova tecnologia non ha nulla di simile ai tipici lacci emostatici che sono stati usati sin dalle campagne militari di Alessandro Magno in Persia, i suoi medici ai soldati colpiti legavano una corda sopra la ferita, in questo modo comprimevano i vasi sanguigni e fermavano il flusso di sangue. La tecnica non è cambiata molto da allora, nella medicina di emergenza di oggi, i primi soccorritori in parte procedono allo stesso modo.

Laccio emostatico tradizionale e stimolazione della milza con il laccio emostatico neurale
Il laccio emostatico neurale non è come quello tradizionale, non c’è il laccio e nessuna compressione fisica del vaso sanguigno, i medici per stimolare il nervo vago, che trasmette le informazioni tra il cervello e gli organi principali, devono premere un dispositivo portatile direttamente sulla pelle (Chris Czura citando vincoli di brevetto non ha indicato esattamente dove premere). La stimolazione del nervo vago trasmette un segnale alla milza per innescare le piastrine, prepararle a formare coaguli quando incontrano una ferita in qualsiasi parte del corpo.
Il laccio emostatico neurale in un precedente studio nei suini dopo un singolo trattamento ha ridotto il tempo di sanguinamento del 40 per cento e il volume di perdita di sangue del 50 per cento. E ha funzionato subito. I ricercatori nel giro di tre minuti di vibrazione del nervo vago del maiale, nel punto della lesione hanno misurato un aumento di un enzima associato con la coagulazione, mentre i livelli degli enzimi sono rimasti stabili in altre parti del corpo. Gli studi sugli animali hanno anche dimostrato che la tecnologia ha funzionato per le lesioni esterne e interne.
Chris Czura e i suoi colleghi hanno detto che il laccio emostatico neurale potrebbe essere utile per la medicina di guerra, gli interventi di emergenza, la chirurgia e la cura post-partum.
Il laccio emostatico neurale è stato sviluppato dall’Istituto Feinstein insieme a Sanguistat produttrice di dispositivi medici. La tecnologia avrà il suo primo utilizzo come trattamento per l’emorragia post-partum, la principale causa di morte materna in tutto il mondo: in Africa e in Asia, ogni anno uccide circa 80.000 donne. I ricercatori della Feinstein e Sanguistat in collaborazione con The Global Good Fund (il più grande investitore del mondo in invenzioni a beneficio dei più poveri del pianeta sostenuto dalla Fondazione Bill & Melinda Gates Bill Gates) stanno lanciando studi clinici negli Stati Uniti e nei paesi nel mondo in via di sviluppo.
Jared Huston ricercatore dell’Istituto Feinsten, assistente presso la Divisione di Chirurgia e traumi, ha detto:
«Spero che il laccio emostatico neurale possa diventare un nuovo strumento per i chirurghi. Lo stimolatore potrebbe essere applicato prima di un’operazione come misura protettiva contro l’emorragia, allo stesso modo dei pazienti che prima dell’intervento chirurgico ricevono antibiotici per la protezione contro l’infezione. Vorrei anche un miglior trattamento per i pazienti in pronto soccorso, recentemente un uomo di 30 anni è morto per emorragia dopo un incidente motociclistico. Il chirurgo senza adeguati mezzi non può fermare l’emorragia in tempo.
La soluzione bioelettronica per l’emorragia potrebbe offrire qualcosa di completamente nuovo, nessuno parla della malattia emorragica, noi stiamo in silenzio perché non c’è niente da fare, solo sperare che tutto vada bene. Ma, come chirurgo, posso dire che spesso le cose non vanno bene».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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