Brexit, referendum inglese – E’ incredibile la sofisticata sicurezza del sistema di voto nel Regno Unito è inesistente si basa sulla fiducia

Oggi (23 giugno), milioni di elettori nel Regno Unito si recheranno alle urne per il referendum sulla Brexit in cui decideranno se rimanere o uscire dall’Ue, di cui fanno parte dal 1973. In pratica un elettore registrato andrà a un seggio designato, verbalmente prima di ricevere la scheda elettorale dovrà fornire nome, cognome e indirizzo.
La sicurezza del sistema di voto nel Regno Unito scandalosamente è a bassa tecnologia, attualmente non c’è alcun obbligo di verificare che un elettore in realtà è la persona che dichiara di essere, solo in Irlanda del Nord per ottenere una scheda elettorale gli elettori devono fornire il loro ID. L’Ufficio elettorale comunque fa notare che «se il documento è scaduto, potrà essere accettato, a condizione che la fotografia sia abbastanza somigliante all’elettore».
Gli elettori di solito a matita, dovranno apporre una “X” accanto al loro candidato preferito, poi mettere la scheda piegata in una scatola; un portavoce della Commissione elettorale ha detto:
«Le elezioni in questo paese si basano sulla fiducia, siamo consapevoli dei problemi, stiamo attivamente lavorando per affrontarli».
Il rapporto del 2014 prodotto dalla Commissione ha evidenziato che «la frode non è molto diffusa nel Regno Unito ma, nonostante questo, una parte significativa del pubblico è preoccupata che sia in atto».
Inutile dire che è illegale votare più di una volta o sotto altro nome, ma questo non sembra essere sufficiente a convincere la gente che la frode sia rara. La Commissione come risposta sta facendo pressioni per una legge per imporre a tutti gli elettori nei seggi elettorali di fornire un documento d’identità.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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